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LOSAIL Incertezza: alla vigilia della prima gara c’è soprattutto incertezza. Non potrebbe essere altrimenti: con novità regolamentari così importanti, con soli tre giorni di prove, con tre test su tre piste differenti (non è mai stato così negli ultimi anni), le incertezze superano di gran lunga le certezze. Ma ci sono dei dati oggettivi, emersi dalle prove, che si possono riassumere così: 1) Lorenzo parte favorito; 2) la Yamaha si conferma come la moto più equilibrata, in definitiva la più competitiva; 3) la Honda non è ancora al 100%; 4) I piloti Ducati partono con grandi ambizioni; 5) Maverick Viñales è pronto per il definitivo salto di qualità. Ecco, comunque, come la pensano i piloti.
«Dall’esterno la moto sembra uguale a quella dell’anno scorso, ma per noi piloti è tutto differente: le Michelin danno un feeling completamente diverso da quello delle Bridgestone, mentre l’elettronica è molto meno sofisticata. In definitiva, la moto diventa più difficile da guidare e controllare. I test sono andati meglio delle aspettative, ma sono ancora molti gli aspetti da valutare, cambieranno tante cose: per esempio, negli ultimi cinque anni potevi spingere al 100% già dalla prima curva, non credo che sarà ancora possibile adesso. Le Michelin sembrano adattarsi al mio stile di guida: bisogna essere meno aggressivi in frenata, più rotondi in percorrenza».
«Abbiamo fatto un grande passo in avanti rispetto all’anno scorso: io ho più esperienza, sono più calmo, più concentrato, la moto è migliorata nel motore, adesso abbiamo il cambio seamless. Nei test siamo andati bene, ma la gara è un’altra cosa, bisogna capire bene il reale livello della Suzuki e il mio. E’ chiaro, però, che sono molto motivato».
«Nei test abbiamo lavorato in modo produttivo: c’è il potenziale per ambire alle prime posizioni. Esigo questo da me e dalla mia squadra, qui siamo competitivi, dobbiamo provarci a ogni gara, stare sempre nei primi tre, al massimo nei primi cinque: dobbiamo crearci questo spazio. Dobbiamo vincere delle gare per completare un cammino iniziato l’anno scorso: siamo la Ducati e due piloti forti!».
«Abbiamo lavorato bene, ma la gara è sempre differente: credo che tutti abbiano dei dubbi sul reale potenziale degli avversari, quello che hanno fatto durante i test. Le sensazioni, comunque, sono positive: qui dovremmo essere pronti. Rispetto al 2015 credo che la Ducati abbia più sostanza: è arrivato il momento di raccogliere. Ma bisogna aspettare qualche gara per capire i valori in campo».