Rossi vince il GP del Qatar davanti a Dovizioso

Rossi vince il GP del Qatar davanti a Dovizioso
Rossi vince il primo GP della stagione dopo una spettacolare battaglia con Dovizioso. Terzo posto per Iannone
29 marzo 2015

LOSAIL – Trionfo di un immenso Valentino Rossi, davanti a un grandissimo Andrea Dovizioso e a un commovente Andrea Iannone, per tre italiani sul podio, come non accadeva dal 2006. Quarto Jorge Lorenzo, quinto Marc Marquez risalito dall’ultima posizione dopo un contatto alla prima curva.


Una gara pazzesca, impossibile da descrivere per la quantità di sorpassi, per le emozioni, per la qualità dei protagonisti, per il valore simbolico di tutto quanto è successo in 22 giri da vedere e rivedere un milione di volte. Perché Valentino Rossi, ancora una volta, era già stato dato per finito troppo presto, perché Andrea Dovizioso, troppe volte è stato un pilota sottovalutato, perché Andrea Iannone troppo spesso è stato considerato come un pilota di talento ma incostante. E perché la Ducati torna nelle prime posizioni con una moto nata e sviluppata in appena pochi mesi e che ha debuttato solamente un mese fa.

BRAVI BRAVI BRAVI

«E’ stata una delle più belle gare della mia vita» dice Rossi.


«Tutta la gara al 100%», sorride un po’ amaro Dovizioso.


«Una gara incredibile, grazie Ducati», è felice Iannone, al primo podio in MotoGP.


Hanno ragione tutti e tre, perché Valentino ha fatto qualcosa di straordinario, ma i due Andrea, anche se sconfitti, non sono stati da meno. Dopo l’ennesimo “disastro” in prova, sembrava impossibile per Rossi riuscire a ripetere l’impresa del 2014, quando dal decimo posto era risalito fino al secondo. «Ma io sono più a posto dell’anno scorso» aveva detto alla vigilia Valentino. Sembrava un’esagerazione, ma lui non dice mai nulla per caso e aveva pienamente ragione. Fin dai primi giri si è capito che il podio era alla sua portata, ma per arrivare al successo il fenomenale campione della Yamaha ha dovuto fare un’impresa paragonabile a quella di Welkome 2004, quando battè Biaggi al debutto con la Yamaha. Solo negli ultimi due giri, Rossi e Dovizioso si sono superati cinque volte, con Valentino incredibile a tenere la prima posizione fino alla bandiera a scacchi.
 

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CHE DUCATI, RAGAZZI

Eh sì che alla vigilia la Yamaha sembrava in crisi, invece in configurazione gara si è dimostrata competitiva. Ma la Ducati può gioire, perché con una moto al debutto non si poteva sperare in un risultato migliore, anche se, per la verità, ci sarà forse un po’ di rammarico, perché Dovizioso sembrava avere la possibilità di vincere. Gli è sfuggita per 0”174: un niente, se si pensa che nel 2014 si misurava il distacco in manciate di secondi. «Non sono abituato a lottare con loro per tutta la gara» aveva detto alla vigilia e forse Andrea ha pagato un po’ questa disabitudine, ma avrà tempo e GP per rifarsi. E anche Iannone è stato bravissimo, soprattutto a tenere duro quando il terzo posto sembrava ormai svanire sotto gli attacchi di Lorenzo. Ma Andrea c'è riuscito, si è rifatto sotto e ha conquistato un podio che è davvero prestigioso: era dal GP del Giappone del 2006 che l’Italia non monopolizzava il podio con Capirossi, Rossi e Melandri.

E LA HONDA?

Diciamo la verità: i tre piloti italiani sono stati fantastici, ma hanno avuto un pizzico di fortuna, perché Marc Marquez alla prima curva si è ritrovato ultimo dopo un contatto. Ma Marquez è un fenomeno ed è riuscito a risalire fino al quinto posto, staccato di 4”3 da Lorenzo che fino a pochi giri dalla fine sembrava averne più di tutti, poi, come gli è capitato troppe volte nel 2014, nel finale ha mollato. La sensazione, comunque, che Marquez rimanga sempre fortissimo, ma gli italiani non gli renderanno la vita facile. Altra delusione per Pedrosa, finito dietro al compagno di squadra: ci si aspettava ben altro. 

 

PEDROSA PROSSIMO AL RITIRO?

Lo spagnolo al termine della gara si è poi lascianto andare a quello che si spera sia più uno sfogo che un annuncio: «In queste condizioni mi fermo: ho consultato tutti i medici del pianeta, ma continuo a soffrire per la sindrome compartimentale alle braccia, non riesco a guidare. Non posso operarmi e così non posso andare avanti».
 


CLASSIFICA

Pos. Punti Num. Pilota Nazione Team Moto Km/h Data e ora/Distanza
1 25 46 Valentino ROSSI ITA Movistar Yamaha MotoGP Yamaha 166.7 42'35.717
2 20 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Ducati Team Ducati 166.7 +0.174
3 16 29 Andrea IANNONE ITA Ducati Team Ducati 166.5 +2.250
4 13 99 Jorge LORENZO SPA Movistar Yamaha MotoGP Yamaha 166.5 +2.707
5 11 93 Marc MARQUEZ SPA Repsol Honda Team Honda 166.2 +7.036
6 10 26 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team Honda 166.0 +10.755
7 9 35 Cal CRUTCHLOW GBR CWM LCR Honda Honda 165.9 +12.384
8 8 38 Bradley SMITH GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 165.8 +12.914
9 7 44 Pol ESPARGARO SPA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 165.8 +13.031
10 6 68 Yonny HERNANDEZ COL Pramac Racing Ducati 165.5 +17.435
11 5 41 Aleix ESPARGARO SPA Team SUZUKI ECSTAR Suzuki 165.4 +19.901
12 4 9 Danilo PETRUCCI ITA Pramac Racing Ducati 165.1 +24.432
13 3 45 Scott REDDING GBR EG 0,0 Marc VDS Honda 164.6 +32.032
14 2 25 Maverick VIÑALES SPA Team SUZUKI ECSTAR Suzuki 164.5 +33.463
15 1 8 Hector BARBERA SPA Avintia Racing Ducati 164.5 +33.625
16   6 Stefan BRADL GER Athinà Forward Racing Yamaha Forward 164.5 +33.944
17   69 Nicky HAYDEN USA Aspar MotoGP Team Honda 164.2 +38.970
18   50 Eugene LAVERTY IRL Aspar MotoGP Team Honda 163.7 +46.570
19   63 Mike DI MEGLIO FRA Avintia Racing Ducati 162.9 +59.211
20   15 Alex DE ANGELIS RSM Octo IodaRacing Team ART 161.9 +1'14.981
21   33 Marco MELANDRI ITA Aprilia Racing Team Gresini Aprilia 159.9 +1'48.143
22   76 Loris BAZ FRA Athinà Forward Racing Yamaha Forward 141.2 3 Giri
Non classificato
    17 Karel ABRAHAM CZE AB Motoracing Honda 163.8 1 Giro
    43 Jack MILLER AUS CWM LCR Honda Honda 163.8 1 Giro
Primo giro non terminato
    19 Alvaro BAUTISTA SPA Aprilia Racing Team Gresini Aprilia   0 Giro

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