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Ormai ci siamo. Il 19 luglio, fra poco più di un mese, il Mondiale 2020 partirà con un calendario fittissimo che consentirà lo svolgimento di un campionato abbastanza lungo da avere una sua dignità.
Fabio Quartararo si sta preparando all'inizio del campionato, parlando in due interviste diverse (Motorsport Total e Autosport) delle aspettative per il 2021, dell'anno concluso e del suo allenamento. Con una teoria che lo vede preferire il fuoristrada, quando si parla di lavoro sulla moto, piuttosto che quello in circuito.
"Dal punto di vista fisico il motocross mi serve molto di più: devi essere veramente forte per reggere venti minuti in pista" ha infatti spiegato il francese, prestando evidentemente attenzione alle osservazioni mosse da Jean Michel Bayle qualche mese fa. "Si usano molto le braccia, soprattutto gli avambracci, e le gambe, più o meno come sulla MotoGP. Se invece guido una moto di serie, dopo, quando torno sulla mia M1, mi sembra una follia - i prototipi sono troppo diversi dalle moto di serie, anche preparata, sotto tutti i punti di vista. Però prima della prima gara o dei test, a Jerez, credo che girerò comunque un po' con un'R1, per riprendere confidenza con le alte velocità. Voglio solo evitare di farci l'abitudine perché la M1 poi non mi sembri troppo strana."
Le aspettative sono naturalmente molto alte: Quartararo correrà l'ultima stagione da privato, in quel team SRT-Petronas (che avrebbe voluto tenerselo anche per il 2021...) che vede praticamente alla stregua di una seconda famiglia.
"Siamo molto legati, ed è importante per far funzionare una squadra che durante le gare passa tutto il weekend insieme. Riesco a restare concentrato al 100% anche 10 ore di fila, se serve, ma quando finisco riesco a staccare però mi piace passare comunque del tempo con la squadra anche quando ci rilassiamo. Credo che saper unire professionalità e buon umore sia fondamentale in un buon team. Peraltro non so come funzioni un team ufficiale, ma non credo che sia più professionale di quanto siamo noi..."
Il riferimento, per forza di cose, è quel team Yamaha Factory in cui Quartararo entrerà a tutti gli effetti nel 2021. Ma già da quest'anno avrà a disposizione lo stesso materiale dei due piloti interni - Rossi e Viñales - che rappresentano il primo riferimento da battere in pista, operazione già riuscitagli lo scorso anno nonostante una moto meno prestante per più di metà stagione.
"Ho iniziato con una M1 che girava 500 meno delle ufficiali, e senza forcella in carbonio. Però ho dimostrato di poter lottare con gli ufficiali e addirittura batterli. Non posso dire che non mi gratifichi, battere gli ufficiali per un team satellite è sempre un gran bel risultato. E vi posso assicurare che è una grande motivazione."