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Il "caso" pressioni gomme in MotoGP, giunto rapidamente agli onori della cronaca questa settimana e altrettanto rapidamente smorzato dalle dichiarazioni di Gigi Dall'Igna e subito dopo di Piero Taramasso, meritava sicuramente una precisazione da parte degli enti super partes che organizzano il campionato. Alla vigilia del Gran Premio di Francia è quindi Danny Aldridge, direttore tecnico della MotoGP, a "firmare" un comunicato che ufficializza quelle che di fatto sono le spiegazioni già date. E che quindi declassano il presunto scoop pubblicato dal collega Mat Oxley a tempesta in un bicchier d'acqua.
"Assieme a MSMA, dietro richiesta di quest'ultima, la Direzione Tecnica della MotoGP sta valutando un nuovo protocollo di controllo delle pressioni pneumatici" ha dichiarato Aldridge. "Questa procedura deve comprendere l'introduzione di un sistema sensore/centralina unici, perché si tratta dell'unico modo per avere dati affidabili da controllare. Inoltre, un protocollo dettagliato per far rispettare i nuovi regolamenti è in discussione con la MSMA ed è stato deciso all'unanimità la sua implementazione solamente a partire dal 2023."
"L'approvazione preliminare di questo protocollo è stata sancita dall'MSMA a condizione che venga valutato da tutti i costruttori durante la stagione 2022. Per contribuire a questa valutazione, tutti i costruttori hanno accettato all'unanimità di condividere liberamente i dati delle gomme dei loro piloti dopo ciascun evento con tutti gli altri; dal momento che questi dati vengono forniti volontariamente e i sensori sono calibrati singolarmente da ciascun costruttore (dei sensori) la loro precisione non può essere verificata."
"Secondo gli accordi fra Michelin, FIM, IRTA, MSMA e Dorna, le norme regolamentari relative agli pneumatici resteranno quelle in vigore nelle ultime stagioni, controllate e fatte rispettare da Michelin e dalla Direzione Tecnica, fino a quando la nuova procedura non sarà pronta per entrare in vigore."