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Razlan Razali continua a fare notizia. Il manager del team Yamaha Petronas SRT (che si è "sganciato" dal ruolo di AD del circuito di Sepang per concentrarsi sulle tre squadre impegnate in MotoGP) vive un momento di inevitabile malcontento: dopo gli investimenti fatti su Quartararò, che quest'anno avrebbe dovuto correre - o meglio, correrà, speriamo, sia pure in una stagione ridotta e compressa - in sella a una YZR-M1 Factory, si è visto "fregare" il pilota dal team ufficiale a partire dal 2021, vedendo così vanificati in buona parte gli sforzi compiuti.
La situazione legata alla pandemia di COVID-19 ha quindi penalizzato molto il team satellite Yamaha, tanto da spingere Razali a ipotizzare un congelamento dei contratti dei piloti al 2020. Ipotesi non del tutto peregrina, che non ha però trovato sponda nell'IRTA, dove il presidente Hervé Poncharal - che probabilmente ha sudato freddo all'idea di cosa sarebbe successo nel bailamme di contratti già firmati e situazioni in bilico - ha risposto negativamente.
Ciò non toglie comunque che il team Petronas, utilizzando la stessa strategia messa in atto da Davide Brivio nel team Suzuki, punti ad avere un team incentrato su piloti giovani, e desideri quindi mantenere quel Franco Morbidelli che - pur dovendo confrontarsi con un compagno scomodissimo come Quartararò - ha tutt'altro che deluso nella sua seconda stagione in MotoGP. La prima, va detto, in sella a una moto competitiva.
"Credo sia importantissimo mantenere Franco, anche per rinforzare la stabilità del team" ha dichiarato Razali in un'intervista a Motorsport.com. "Ed è possibile che si possa giungere al rinnovo già prima della prima gara. Questa stagione è molto atipica per tante cose, e anche rispetto alla scelta dei piloti, perché sicuramente bisognerà prendere decisioni prima di poterli valutare per i loro risultati in pista."
Una dichiarazione che chiude le porte all'affascinante, ma poco concreta ipotesi di un team con Rossi e Lorenzo, del resto completamente antitetico alla filosofia giovane della compagine malese. E Morbidelli, tra l'altro, è anche stimato molto come collaudatore, sempre stando a Razali.
"Sarebbe molto rischioso trovarsi con due piloti completamente nuovi, quindi preferisco mantenerne uno che conosco. Da qui l'idea di tenere Franky - è un pilota capace di dare ottime informazioni sul comportamento della moto, sia a noi che a Yamaha. Lo ha fatto già nel 2019, e anche nel corso dei test invernali"
Riguardo all'arrivo di Rossi, ventilato sempre più spesso, Razali non si è sbilanciato, pur lasciando intendere come la possibilità sia concreta. L'impressione - la spariamo grossa - è che sia più Yamaha che Razali a voler piazzare Rossi nel team Petronas. Anche perché l'ipotesi, con ogni probabilità, significherebbe anche dover gestire un importante cambio di personale: è quantomeno difficile che Valentino Rossi, dato ormai quasi per certo nel team SRT in caso di rinnovo, possa rinunciare alla sua squadra. E la cosa sarebbe quantomeno dirompente in termini di stabilità.
"È una domanda complicata, comunque l'arrivo di Rossi è una possibilità. Mi chiedono con sempre maggior insistenza chi sarà il sostituto di Quartararò il prossimo anno: ad essere sincero, teniamo d'occhio diversi piloti della Moto2, fra cui Xavi Vierge (che da quest'anno correrà con il team Petronas, NDR). Ma in questo momento non lo sappiamo, stiamo valutando tutte le opzioni - entro luglio o al massimo agosto dovremo decidere chi sostituirà Fabio."