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L’inizio era stato più che incoraggiante, poi, nelle FP2, Valentino Rossi ha montato le gomme più dure all’anteriore e ha perso fiducia. Non solo.
«Nelle FP1 ero stato veloce, ero soddisfatto, ma il turno del pomeriggio è stato davvero complicato: non avevo grip, non riuscivo a spingere come volevo, ho fatto grande fatica. Con le gomme morbide ho fatto il tempo, ho migliorato molto, non son troppo lontano, ma non sono certo soddisfatto: non ho trovato un buon assetto, la mia M1 non è bilanciata. Per questo, durante la giornata ho fatto modifiche importanti, che però non hanno portato i benefici sperati» spiega Valentino, che fatica più del solito in inserimento di curva, specie in frenata.
«Non riesco a fermare la moto come vorrei e dovrei. Insomma, è evidente che abbiamo sbagliato strada, per domani bisogna fare qualcosa di differente: abbiamo fatto un assetto per essere veloce in curva, ma in frenata fatico troppo. E’ chiaro che contano anche le gomme: con le Bridgestone in staccata potevi fare tutto quello che volevi, la potevi violentare, anche se esageravi rimanevano stabili, mentre con le Michelin non è così, bisogna stare più attenti. E su questa pista, con tante frenate violente, la differenza si sente in modo particolare. Ma i tempi sul giro non sono così lenti, è solo tutto un po’ più difficile, bisogna lavorare di più sulla moto» è l’analisi di Rossi, in una giornata caratterizzata da tante cadute, con Dani Pedrosa che torna in Spagna con la clavicola destra fratturata e Eugene Laverty (la Ducati gli è passata sul collo) che è stato portato in elicottero all’ospedale di Hutzonomia per effettuare una TAC alla testa, però solo precauzionale. «Nel pomeriggio le temperature calano drasticamente, è anche pericoloso: forse è per questo che ci sono state tante scivolate. Faccio un grosso in bocca al lupo a Pedrosa, spero possa tornare presto, anche se temo che possa perdere tre gare».