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In una sessione caratterizzata da un continuo alternarsi di prestazioni – semplificando al massimo: chi è andato male a Sepang è andato bene a Phillip Island, e viceversa – la costante positiva è la velocità di Valentino Rossi, sempre nelle prime posizioni, sempre efficace: il campione di Tavullia si è detto piuttosto soddisfatto del comportamento della Yamaha, delle Michelin e della nuova elettronica.
«Purtroppo i test sono stati penalizzati dalle condizioni meteo, ma siamo comunque riusciti a portare a termine gran parte del lavoro che avevamo in programma: nel complesso giudico positiva la trasferta australiana, con buoni riscontri dalla M1 e dalle gomme. Sono stato veloce sul singolo giro e ho potuto mantenere sempre un buon ritmo».
Bisognava scegliere tra la M1 “ibrida” e la 2016: siete arrivati a una conclusione?
«Anche qui, come a Sepang, quella con il telaio 2015 ha dato riscontri migliori, con sensazioni più positive sull’anteriore. Sarà la moto che useremo in Qatar, anche se, probabilmente, proveremo ancora la 2016 per fornire indicazioni agli ingegneri. In Australia sono stato particolarmente competitivo, sicuramente più efficace che in Malesia. Sono cresciute molto, però, anche Honda e Suzuki, ma i test più importanti saranno probabilmente i prossimi in Qatar (dal 2 al 4 marzo, NDA). Dobbiamo ancora fare un passo in avanti sull’elettronica, sul motore e anche sulla messa a punto, ma in generale si può dire che la M1 si è confermata competitiva su due piste molto differenti tra di loro».
L’ultima battuta su Luca Cadalora.
«Mi ha dato consigli importanti, vedremo cosa faremo in futuro».
Decisamente più in difficoltà in compagno di squadra, caduto nel pomeriggio.
«Era il primo giro di una simulazione, ma ho frenato troppo forte e sono scivolato. Oggi è andato tutto male: può capitare».