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SACHS – Sono tutti d’accordo: Marc Marquez ha un passo velocissimo, è lui il pilota da battere. Lo sa bene anche il campione della Honda, anche se prova a essere prudente nelle dichiarazioni. Bene anche Dani Pedrosa, più difficile da decifrare Jorge Lorenzo, in difficoltà i piloti Ducati.
«E’ andata molto bene. La RC213V ha ancora qualche problema da risolvere, ma qui, con questo tipo di curve, sembra che siamo più competitivi: bisogna sfruttare il potenziale e l’occasione, anche se in gara sarà dura, perché Lorenzo, Pedrosa e anche Rossi hanno un buon ritmo. Qui ci sono tante curve a sinistra e ho lo stesso feeling di quando faccio dirt track. Ho un buon passo, mi sento bene con la moto, ma questa è una stagione un po’ particolare: devo stare tranquillo e molto attento. Rispetto al 2014 siamo andati più forte di un secondo, anche di passo: la gomma posteriore sembra scivolare tanto, ma i tempi sono buoni. In caso di arrivo in volata all’ultima curva? Cercherò di fare meglio di Assen…».
«Marquez ha fatto un gran giro, ma io sono contento della mia prestazione e di essere in prima fila, su una pista dove è molto difficile passare. Al primo tentativo sono stato rallentato da Crutchlow, ma con la seconda gomma ho ottenuto un buon tempo: credo di essere competitivo. Già da ieri sembra che non ci sia grip, ma, in realtà i tempi sono molto buoni».
«Sono orgoglioso del mio tempo: questa è una pista ostica per la Yamaha, la moto scivola molto al posteriore, ma sono riuscito a conquistare il massimo risultato possibile. Con la prima gomma ho fatto qualche errore, ma con la seconda sono stato competitivo. Marquez sembra avere il passo migliore, mentre io, Pedrosa e Rossi siamo molto vicini: sarà importante provare qualcos’altro nel warm up, dobbiamo migliorare ancora un po’ la moto. L’obiettivo è arrivare alla prima curva primo o secondo e poi provare a stare lì con Marquez: vediamo se sarà una di quelle gare dove vado più forte la domenica rispetto al sabato».
«Era molto importante riuscire a partire non troppo indietro: stiamo soffrendo e non era così scontato riuscire a conquistare la seconda fila. Ho sfruttato bene la gomma morbida, ma non è stato facile, perché spingeva tanto sull’anteriore: meglio non si poteva fare. Nel warm up proveremo altre modifiche di elettronica: l’obiettivo è stare nei primi cinque, bisogna limitare i danni»
«Stamattina avevamo migliorato il feeling con la moto e ci eravamo un po’ avvicinati. Nel pomeriggio abbiamo fatto un assetto più aggressivo, ma non ha funzionato e per le QP siamo tornati indietro. L’obiettivo era conquistare la seconda fila, ma mi si è chiusa due volta davanti in percorrenza e ho perso un po’ di fiducia. Come passo, ci possiamo giocare il quinto posto: prima di venire qui, sapevamo che, tecnicamente, questa pista sarebbe stata complicata per noi e si sta confermando tale».