MotoGP, Schwantz: "Più tarderà Marquez a tornare, più gli sarà difficile"

MotoGP, Schwantz: "Più tarderà Marquez a tornare, più gli sarà difficile"
Il texano continua la sua analisi sulla situazione della MotoGP. "A me serviva il triplo del tempo per tornare veloce"
22 dicembre 2020

Sono passate ormai due settimane dal ritorno a casa di Marc Marquez dopo la terza operazione al braccio infortunato nel primo Gran Premio della stagione, ma è ovviamente ancora troppo presto per poter capire tempi e modi del suo ritorno in sella a una moto da corsa. Il quadro clinico, per le vicissitudini che tutti ormai conosciamo, si è decisamente complicato rispetto alla semplice frattura iniziale, e non è possibile dare nulla per scontato.

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Se anche Marquez fosse in grado di rientrare (ipotesi al momento molto ottimistica) già per i test in Malesia, previsti al momento per il 19-21 febbraio (la situazione è ovviamente condizionata dalla pandemia di COVID-19) si tratterebbe comunque di un intervallo di quasi sette mesi dall'ultima volta che l'otto volte iridato aveva guidato una MotoGP. Oltretutto, la stessa gara di Jerez si era potuta organizzare dopo un altro, lungo intervallo dovuto al lockdown globale della scorsa primavera.

Insomma, riprendere gli automatismi non sarà semplice nemmeno per un atleta incredibile come Marquez, ma se c'è qualcuno in grado di farcela, sostiene Kevin Schwantz, è sicuramente lui. Schwantz, che si intende molto di piloti ma purtroppo per lui anche di infortuni, in un'intervista a MotoGP.com ha parlato anche di quanto sia difficile rientrare e ritrovare ritmi, abitudine alla velocità e automatismi dopo lunghe convalescenze.

"Quando correvo, e mi toccava stare fermo durante la stagione, saltando anche solo un Gran Premio, mi è sempre servito il triplo del tempo per tornare in forma. Quando poi mi è capitato di stare fuori più di un mese mi serviva tantissimo tempo per tornare al livello a cui ero abituato fisicamente e mentalmente. Di colpo mi ritrovavo cinque secondi più lento: il cervello non è più abituato a tutte le cose che succedono a 300 e passa chilometri all'ora. Serve tempo."

La situazione di Marquez è ancora più complessa rispetto a quella di Kevin, perché ai suoi tempi gli era possibile allenarsi come e quando voleva (impegni del team permettendo, ovviamente) in sella alla sua moto da Gran Premio. Le limitazioni ai test attualmente in vigore, invece, costringeranno Marquez a dover sfruttare i test ufficiali se non addirittura i Gran Premi - a seconda di quando riuscirà a rientrare - per riprendere confidenza con la sua Honda RC213V.

"Se c'è qualcuno capace di rientrare dopo un tempo tanto lungo credo si tratti di Marc Marquez. Ma è anche il suo primo vero incidente grave, e quasi sicuramente questo è il periodo più lungo che sta passando senza salire su una moto da quando era bambino. E più tempo passerà senza guidare, più difficile gli risulterà il rientro."