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Posted by MotoGP on Domenica 25 ottobre 2015
Le immagini sono chiarissime, ma le interpretazioni sono diverse. Noi ci fermiamo a commentare il video. Il contatto è il culmmine di un duello iniziato al quinto giro, quando i due si sono superati nove volte. Davanto Lorenzo e Pedrosa allungano e prendono decimi preziosi. Al sesto giro continuano gli scambi di posizione e Rossi dopo aver superato Marquez e lo manda platealmente a quel paese. Marquez continua e non molla. Al settimo giro il contatto tra Marquez e Rossi.
Questa la ricostruzione di Valentino:
«Non volevo farlo cadere e non gli ho dato un calcio, anche se dalla telecamera in pista sembrerebbe così. Ma se si vede al rallentatore l’immagine dall’elicottero, si vede distintamente che quando perdo il piede dalla pedana, lui era già caduto. Io volevo dargli fastidio, mandarlo fuori traiettoria».
Secondo Marquez le cose sono andate diversamente:
«Ci siamo passati più volte, sicuramente si poteva andare più forte, ma con tanti sorpassi non era possibile. Siamo arrivati alla curva 14, mi ha passato, ha alzato la moto ha rallentato tanto e l’ho fatto anch’io, mi ha spinto fuori con la gamba, ha preso il mio manubrio destro e sono caduto».
SEPANG – Rossi-Marquez: chi ha ragione? Ecco un po’ di opinioni raccolte nel paddock.
DAVIDE BRIVIO (TEAM MANAGER SUZUKI)
«Quello che ha fatto in gara Marquez, conferma le parole dette da Rossi sulla gara di Phillip Island, poi Valentino ha perso i nervi».
ANDREA IANNONE (PILOTA DUCATI)
«Non si può andare un secondo più piano rispetto al warm up, ma non so quale fosse la tattica di Marquez. Questo è uno sport individuale, ognuno dovrebbe pensare alla sua gara e basta».
ANDREA DOVIZIOSO (PILOTA DUCATI)
«Marquez correva per conquistare il podio e per infastidire Rossi e Valentino è caduto nel tranello. Marc ha giocato con Valentino, ma non ha fatto nessuna scorrettezza, non è andato fuori dal regolamento, Rossi sì».
PAOLO CIABATTI (RESPONSABILE MOTOGP DUCATI)
«Le dichiarazioni di Rossi di giovedì sono la causa: mi sembra evidente l’intento di Marquez di infastidire Rossi, che però ha sbagliato a reagire. La direzione gara avrebbe dovuto intervenire immediatamente: credo che il ride trough sarebbe stata la giusta punizione».
LIVIO SUPPO: (TEAM PRINCIPAL HRC)
«Marc stava facendo la sua gara e da parte sua non c’è stata nessuna manovra scorretta. Rossi dice che lo rallentava apposta? L’ha detto anche dopo il GP d’Australia, dove però Marc ha vinto».
RANDY MAMOLA (EX PILOTA)
«Marquez è sembrato un po’ arrendevole nel sorpasso subito da Lorenzo, ma è anche vero che tante volte, quest’anno si è visto andare largo in una curva, faticare a frenare la moto. A me non sembra che abbia rallentato Rossi, i tempi non erano così male».
MAIO MEREGALLI (TEAM DIRECTOR YAMAHA)
«Marquez l’ha provocato e Rossi, purtroppo, ha reagito».
ALBERTO PUIG (CONSULENTE HRC)
«Ho grande ammirazione per Rossi, ma credo che questa volta abbia sbagliato».
CARLO PERNAT (MANAGER)
«Trovo vergognoso che la direzione gara non sia intervenuta immediatamente con un ride trough o la bandiera nera per squalificare Rossi, che ha reagito a una condotta di gara deplorevole di Marquez».
GRAZIANO ROSSI (PAPA’ DI VALENTINO, DICHIARAZIONE RILASCIATA ALL’ANSA)
«Gli organizzatori sono spagnoli e hanno lasciato che Marquez continuasse ad ostacolare Valentino come aveva già fatto in Australia: lo reputo un fatto gravissimo. Sono molto amareggiato. Hanno permesso che Marquez inseguisse il suo unico obiettivo, non far vincere Valentino».