MotoGP, Sepang 2015. Rossi: "Buon inizio: passo simile a Lorenzo"

MotoGP, Sepang 2015. Rossi: "Buon inizio: passo simile a Lorenzo"
Valentino non si è migliorato nelle FP2, ma è comunque soddisfatto del lavoro svolto. “Sono stato veloce in entrambi i turni, ho girato con costanza anche con le gomme dure”. Sulla vicenda Marquez. “Non ho niente da aggiungere rispetto a ieri, ma dovevo dirlo: mi sono tolto un peso”
23 ottobre 2015

SEPANG – E’ stato tra i pochi a non migliorarsi nelle FP2, ma per un motivo tecnico: un problema alla gomma (probabile) o una modifica sbagliata (poco probabile). Così, alla fine, l’unico aspetto negativo è che Valentino Rossi non ha avuto il tempo di verificare di chi fosse la “colpa”, ma per il resto, la giornata di avvicinamento al GP della Malesia viene considerata positiva.


«Siamo partiti con una buona base e questo mi ha permesso di essere subito competitivo nelle FP1. Anche nelle FP2 ho tenuto un buon passo, girando parecchio con le gomme dure per due motivi: capire se possono essere un’opzione per la gara e conservare le morbide per il finale per fare un buon tempo. Purtroppo non siamo riusciti a finire il lavoro: quando sono entrato in pista con la media nuova non avevo buone sensazioni con le gomme, c’erano tante vibrazioni. Sono rientrato ai box per mettere quegli stessi pneumatici sulla seconda moto, per capire se i problemi erano da imputare alla M1 o a una copertura non perfettamente centrata, ma, purtroppo, non c’era più tempo per verificare questo aspetto. Rimane quindi questo punto di domanda da risolvere, ma per il resto sono soddisfatto del lavoro svolto: Lorenzo è veloce, ma io non sono lontano, il mio passo è simile al suo e a quello dei due piloti Honda. Le condizioni oggi erano simili a quelle di febbraio, ma nelle FP2, con 50 °C sull’asfalto, il grip è ovviamente basso».

 

Cosa ti fa pensare che i problemi potrebbero scaturire dalla moto e non da una gomma “difettosa”?

«Prima dell’ultima uscita, avevamo fatto una piccola modifica su quella moto: sarebbe strano che abbia fatto una differenza così grande, ma è giusto verificare. Per quanto riguarda le gomme, con la Bridgestone siamo abituati bene, ma può capitare a volte che ci sia una copertura non perfettamente uguale alle altre. Vediamo domani nelle FP3, lo verificheremo subito: certo, se dovesse essere la gomma, ne avremmo poche a disposizione e potrebbe essere un piccolo svantaggio. Vediamo domani».

 

E’ presto, ma per quello che si è visto oggi, si potrebbe ipotizzare una gara equilibrata come quella di Phillip Island?

«Nelle FP2 mi ha impressionato Iannone: nonostante la caduta a inizio turno ha girato forte e con un passo costante. Qui, rispetto all’Australia, si aggiunge anche Pedrosa: potrebbe quindi essere una gara a cinque. Direi che siamo abbastanza…».

 

C’è qualche analogia con il campionato 2006, quello che hai perso con Hayden all’ultima gara?

«La situazione è molto differente: allora avevo dovuto recuperare un sacco di punti ad Hayden per vari problemi avuti durante la stagione, ma ero più veloce di Nicky, mentre adesso il campionato è molto più equilibrato».

 

Marquez, ancora oggi, si è detto sorpreso delle tue dichiarazioni di ieri…

«Per me non è così sorpreso, ma quello che dovevo dire su di lui l’ho detto ieri, non ho niente da aggiungere».

 

Ma non c’è il rischio che in gara possa anche diventare più aggressivo nei tuoi confronti?

«Può essere, ma non potevo stare zitto: era importante che lui sapesse che io so. Mi sono tolto un peso, adesso posso dormire tranquillo».

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