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L’approccio di Marco Bezzecchi alla MotoGP procede nel verso giusto: il pilota del team VR46 non si esalta troppo per i progressi fatti rispetto a ieri, consapevole di essere solo all’inizio di un cammino lungo e piuttosto complicato.
“E’ stata una giornata positiva, sono soddisfatto di quanto abbiamo fatto in pista e ai box. Le mie sensazioni migliorano, sono più tranquillo sulla moto: è chiaro che c’è tanto da fare, ma i primi riscontri sono buoni. Io e la squadra siamo contenti di quello che abbiamo fatto”.
Cosa è cambiato rispetto a Jerez?
“Soprattutto la preparazione: in inverno abbiamo lavorato assieme a Carlo (il preparatore storico di Valentino Rossi e della VR Academy, NDA) in funzione solo della MotoGP, mentre a Jerez, ovviamente, non era così. La moto è la stessa, abbiamo cambiato un po’ la posizione e oggi abbiamo lavorato un po’ anche sull’assetto, ma in maniera marginale: siamo talmente lontani dal limite, che adesso devo solo pensare a guidare”.
Fisicamente, quindi, ti senti pronto?
“Abbiamo fatto un buon lavoro, ma non posso dire di essere pronto per la gara: siamo solo all’inizio”.
Sono tanti gli aspetti da tenere sotto controllo, è complicato?
“Ti viene chiesto un commento sulle cose, sull’elettronica, sulle moto: un sacco di commenti… E’ chiaro che più sei sensibile, più puoi dare riscontri precisi. Non è facile, ma mi aiutano tanto i miei tecnici e anche quelli della Michelin e della Ohlins. Non ho esperienza, spero di migliorare velocemente”.
Ti è capitato di seguire altri piloti’
“No. In questi giorni siamo in pochi, la pista è grande, purtroppo non mi sono mai trovato con nessuno. Sarà più facile quando ci saranno tutti, spero di avere la possibilità di seguire da vicino qualcuno”.
1”3 più veloce di ieri: come valuti questo miglioramento?
“E’ chiaro che adesso è facile migliorarsi, sono lontano dal limite. E in questo momento non penso al tempo, non voglio esagerare. Il passo in avanti però c’è stato, soprattutto in staccata. Devo fare tutto meglio: la frenata, la percorrenza, l’uscita, la gestione delle gomme, l’attacco al tempo”.
Raul Fernadez: “Il secondo giorno è stato molto positivo per me, perché ho continuato il mio processo di adattamento alla classe MotoGP. Abbiamo lavorato molto bene e fatto molti giri per cercare di capire diverse cose. Penso che l'approccio giusto sia quello di concentrarsi su me stesso e fare molti giri senza cambiare troppo la moto. Questo è il modo più efficace per adattarsi alla categoria: continueremo nella stessa direzione domani".
Remy Gardner: “Oggi è stata una giornata davvero positiva. Sto iniziando a sentirmi meglio sulla moto perché abbiamo fatto alcune buone modifiche. Purtroppo il polso destro (infortunato una decina di giorni fa con la moto da cross, NDA) mi ha dato un po’ fastidio, anche se per il momento è gestibile. Comunque, questi giorni servono per testare molte cose e il processo di apprendimento sta procedendo nella giusta direzione".