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Giorni di presentazioni: tocca al team Sky-VR46. Si comincia dalla MotoGP, una novità per la squadra di Valentino Rossi: un'anticipazione del futuro? ”Stiamo lavorando e valutando, è un salto veramente importante e grande, cerchiamo di capire nei prossimi mesi se c’è prima di tutto la possibilità e se siamo pronti per farlo” ha detto a questo proposito Alessio Salucci (Uccio) a “tutto gas” il podcast domenicale di moto.it.
E anche Luca Marini, che alle 17:40 potrete sentire e vedere in diretta qui, su moto.it, e su tutte le nostre piattaforme digitali sull’argomento ha preferito non entrare nel dettaglio. “Ci sono cose che sono fuori dal mio controllo, io sono solo focalizzato sulla guida, senza pensare al futuro: al momento, guardo solo alla prima parte del 2021”. Il team manager Ruben Xaus non ha dubbi sulle qualità di Marini. “Lui è sempre stato nei primi 2-3 della Moto2 - sono le parole dell’ex pilota spagnolo, da un paio d’anni alla guida del team Avintia/Esponsorama - già questo certifica che Luca è pronto per la MotoGP. Lui è un pilota che analizza tutto molto bene e non dimentichiamo che, stando assieme a Valentino, ha assorbito un sacco di cose: anche se magari non te ne accorgi, però è così. Credo anche che abbia il fisico adatto per la MotoGP”.
Alle 17:40, potremo scoprire le emozioni, le aspettative, i progetti di Luca Marini, un pilota che negli ultimi anni è veramente cresciuto molto.
Finito lo spazio per la MotoGP, ecco la Moto2, con la nuova squadra formata da Marco Bezzecchi e l’amico Celestino Vietti. Si parte con Bezzecchi nel ruolo di “capitano”, anche se è Marco il primo a sottolineare che non c’è un numero uno all’interno della squadra.
“La filosofia della squadra è chiara e molto bella: forse, all’inizio, io parto come il pilota di riferimento, ma la situazione si evolve durante l’anno. Se Celestino andrà forte, potrà diventare lui il pilota numero uno. Si vedrà: per il momento, sono contento di essere in questa posizione, significa che nel 2020 sono andato forte”.
Giusto, quindi, ripercorrere la stagione scorsa.
“E’ stata bellissima, ma c’è anche stato qualche errore di troppo: per puntare al titolo, bisogna essere più costanti. Ho cercato di valutare gli sbagli commessi, quelli fatali sono stati le due cadute di Aragon: devo imparare a stare più tranquillo”.
Bastianini e Marini sono passati in MotoGP; ti senti il favorito?
“No, perché ci sono tanti altri piloti che vanno forte, come Lowes, Di Giannantonio, Gardner. Io spero di stare con loro: la pressione c’è, è chiaro, ma quella si sente di più verso la fine della stagione”.
Nel 2020 eri spinto dalla voglia di rivalsa dopo un 2019 difficile; quest’anno, quale sarà la motivazione principale?
“Voglio riprovare le stesse emozioni del 2020: vincere e salire sul podio è bellissimo. Ma la motivazione più grande, ovviamente, è il titolo, il sogno di ogni pilota”.
E’ stato difficile dire no all’Aprilia in MotoGP?
“La proposta per la MotoGP è arrivata a stagione inoltrata, quando ormai avevo già fatto i piani e preso le mie decisioni per il 2021. E’ chiaro che è stato qualcosa di molto bello, inaspettato, anche perché l’Aprilia è una Casa italiana e avrei avuto la possibilità di sviluppare una moto come piace a me. Ho dovuto ragionare bene, essere obiettivo per pianificare al meglio il mio futuro: spero ci saranno altre occasioni”.
Cosa deve cambiare il tuo amico Celestino per essere veloce anche in Moto2?
“Ieri siamo stati a girare insieme, lo vedo già molto bene in sella. Deve essere più efficace nel rialzare velocemente la moto e in frenata, ma credo potrà fare bene”.
Sulla faccia da bravo ragazzo è stampato un super sorriso: Celestino Vietti non è uno che si entusiasma facilmente, ma si vede che è felicissimo di essere in Moto2. Peccato non essere riuscito a conquistare il titolo della Moto3, nonostante grandissima qualità.
Celestino, cosa è mancato per vincere il mondiale?
“Ho perso il titolo nelle due cadute di Valencia, tradito dalla troppa foga: spero di avere imparato da quelli errori”.
Gli viene chiesto se è disposto a tagliarsi i capelli, pur di vincere una gara.
“No, già nel 2019 mi sono tagliato i capelli a zero per una scommessa del genere… Però sì, ovviamente sarei disposto a rinunciare a qualcosa per un successo”.
Sulle sue possibilità, rimane molto sul vago.
“La Moto2 è molto più veloce, pesante, bisogna essere ben preparati. Spero di imparare alla svelta, per magari poter aiutare Marco nella seconda parte della stagione”.