MotoGP: la Suzuki scenderà in pista a Barcellona

MotoGP: la Suzuki scenderà in pista a Barcellona
La moto che la Casa di Hamamatsu sta allestendo per il rientro nella massima categoria scenderà in pista al Montmelò durante i test post-gara il prossimo giugno
1 marzo 2013

 Suzuki è stata di parola: la moto che scenderà in pista nel Mondiale 2014 non sta solo muovendo i suoi primi passi, ma scenderà in pista nel suo primo confronto diretto con le avversarie già il 17 giugno, nei test post-gara che si terranno al Catalunya. Nobuatsu Aoki, ex pilota Suzuki in 500 ed attualmente collaudatore per la Casa di Hamamatsu, in occasione dei test di Sepang ha parlato con l'inviato dell'australiano Crash.net dando interessanti ragguagli in merito allo stato del progetto.

 

Suzuki avrebbe provato la scorsa settimana una nuova versione della sua MotoGP di cui Aoki sarebbe stato soddisfatto tanto per ciclistica che per motore, indicando solo "piccoli dettagli" come necessitanti sviluppo e miglioramenti. La moto sta girando a Motegi (circuito di proprietà Honda) e sulla pista privata Suzuki (Ryujo, test track ufficiale per le moto da gara e di serie della casa di Hamamatsu).

La prima Suzuki GSV-R del 2002
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Dalle prime analisi non si tratterà di una quadricilindrica a V come la GSV-R che Suzuki ha portato in gara dal 2002 al 2011, ma di una quattro in linea, presumibilmente dotata di albero con fasatura a croce per privilegiare la trazione alla potenza pura, e quell'albero controrotante di cui del resto era già dotata l'ultima 800 schierata dalla casa di Hamamatsu.

 

Lo stesso schema tecnico tenuto a battesimo da Yamaha nel 2004 e successivamente mutuato da Kawasaki quando definì la MotoGP con cui... non corse mai. Non è un caso se la Hayate (sigla usata dal team di Michael Bartholemy per far correre il prototipo dopo il ritiro della Casa madre) 800 portata in pista da Marco Melandri, dotata appunto di albero controrotante e fasatura big-bang, si è rivelata la più competitiva fra le verdone mai schierate in MotoGP. Attendiamo quindi conferme in occasione del test, magari anche solo con una sigla diversa da quella precedente legata appunto allo schema motoristico.

 

Al test dovrebbe partecipare Aoki ma anche un non meglio identificato pilota europeo. Niente novità nemmeno sul nome del team manager che guiderà la compagine giapponese - il nome di Brivio, come vi ha riportato qualche tempo fa il nostro Zamagni, pare essere quello più quotato ma non si hanno conferme ufficiali. E' invece sicuro che la partecipazione Suzuki sarà con due piloti e con un prototipo "completo", dotato di software proprietario nella centralina.

 

Fonte: Crash.net

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