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La MotoGP torna in pista in Qatar per gli ultimi tre giorni di test (su sei) prima del debutto stagionale, sempre a Doha. Si girerà dalle 11 alle 18 italiane (dalle 13 alle 20): con il cambio di orario deciso per il GP (si correrà alle 18 locali, le 16 in Italia), questi test sono più significativi di quanto lo fossero in passato, perché sarà importante girare anche con il sole, considerando che le libere del GP saranno proprio in tarda mattinata e nel pomeriggio, non più alla sera. Dopo quanto visto in Malesia, vediamo di capire a cosa serviranno questi test.
CONFERMA YAMAHA E SUZUKI
A Sepang la Yamaha M1 è stata grande protagonista sia nel giro secco (con Fabio Quartararo) sia sul passo gara (con Maverick Vinales). In Malesia, però, la M1 è sempre stata molto competitiva, anche negli anni bui: Losail deve confermare la crescita della Casa giapponese, anche se questa è un altro tracciato favorevole alla Yamaha. Anche la Suzuki (e Rins) devono ripetere in Qatar quanto fatto nei primi test: la costanza è l’ultimo tassello da inserire in un pacchetto molto, molto interessante. I due piloti dovranno scegliere quale carenatura omologare.
DUCATI/MICHELIN
Le gomme Michelin 2020 sembrano creare problemi alla Ducati (e alla Honda), anche se nell’ultimo giorno a Sepang Andrea Dovizioso è sembrato più ottimista sulle possibilità di trovare una messa a punto che faccia lavorare meglio gli pneumatici. A Losail la Ducati è sempre andata fortissima (ha vinto nel 2018 e nel 2019): se i problemi dovessero confermarsi anche qui, potrebbe essere piuttosto grave. Attenzione, però, a non giudicare i test solo dal crono più veloce: in queste situazioni, Andrea Dovizioso non è uno che pensa troppo al giro secco. Secondo quanto dichiarato dall’ingegnere Gigi Dall’Igna, verrà provato un forcellone inedito.
LA SPALLA DI MARQUEZ
A Sepang, Marc Marquez era veramente in difficoltà per le condizioni della spalla destra, operata il 6 dicembre, tanto da cadere due volte per mancanza di forza. A Losail Marc sarà sicuramente in condizioni migliori, tanto che nei giorni scorsi si è anche allenato con la moto da cross: sarà comunque importante verificare la sua tenuta alla distanza.
COMPETITIVITA’ HONDA
Con l’otto volte campione del mondo presumibilmente più in forma, si potrà capire meglio il potenziale della Honda RC213V 2020: a Sepang erano emerse lacune ciclistiche, tanto che lo stesso Marc si era detto preoccupato della competitività della moto.
KTM E APRILIA
Infine KTM e Aprilia. La Casa austriaca ha fatto vedere tanta sostanza nei primi test: ancora ci sarà qualcosina da provare, ma nel complesso è definita la moto per la prima gara. Quella di Noale deve continuare la messa a punto della RS-GP 2020, che sembra veramente ben nata. Bisogna trovare una base sulla quale lavorare nei primi GP.