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Fine del lockdown e prima uscita ufficiale non solo per i piloti, ma anche per i bolidi della MotoGP. Almeno per una: la KTM RC16. E’ lei la moto del Mondiale che per prima tornerà in pista dopo la pandemia e il blocco totale delle attività sportive. L’occasione la fornisce il circuito di Spielberg, in Austria - prima nazione ad allargare le maglie - di fatto di proprietà di Red Bull, main sponsor della Casa di Mattighofen. A questo si aggiunge che, da regolamento, per KTM non ci sono limitazioni relativamente ai circuiti su cui effettuare i test e sulla possibilità che a farlo siano i piloti ufficiali grazie alle concessioni, anche se è tutto ancora da capire quando, e come sarà possibile utilizzare in gara le parti oggetto di sviluppo.
Insomma, per KTM questa volta si sono allineate le stelle. Ma non tutte: Brad Binder, infatti, non è riuscito ad ottenere i necessari permessi per volare dal Sudafrica allo Spielberg, e quindi non sarà della partita. Ci sono invece, già da oggi e per tutta la giornata di domani, Pol Espargarò e Dani Pedrosa: quest’ultimo, stando a quanto è dato sapere, si concentrerà soprattutto sulle questioni di ciclistica. Il telaio sarà l’osservato speciale dell’illustre collaudatore spagnolo, dopo che i test già effettuati in Qatar ad inizio stagione avevano evidenziato qualche criticità.
Lo stesso Mike Leitner, capotecnico del team KTM Red Bull, ha confermato che si sceglierà il metodo della compartimentalizzazione, per affrontare un aspetto alla volta relativamente allo sviluppo della moto. “I test in Qatar – ha detto – avevano dato buone indicazioni, ma possiamo migliorare qualcosa in tutti i settori”. Pedrosa a lavorare sul particolare, quindi, ed Espargarò ad analizzare l’insieme delle cose in questa due giorni di test che segna la… ripresa delle ostilità per la MotoGP.