MotoGP test. Dovizioso: "Il telaio nuovo è tutto da verificare"

MotoGP test. Dovizioso: "Il telaio nuovo è tutto da verificare"
Andrea ha fatto comparazioni di ciclistiche, senza però arrivare a una conclusione: “All’inizio è sempre difficile capire le differenze, la situazione non è chiara: abbiamo bisogna di altre prove, come è normale che sia. Il motore va bene così”
6 febbraio 2019

SEPANG – La sensazione che trasmette in queste occasioni è di avere la situazione sotto controllo, di sapere esattamente cosa sta facendo. Andrea Dovizioso è molto tranquillo, non guarda mai il tempo sul giro, soprattutto nei test.

«Le buone condizioni della pista ci hanno permesso di ritrovare subito il giusto feeling con la moto, girando con buoni tempi.
In passato, difficilmente abbiamo trovato una situazione simile il primo giorno a Sepang: è sicuramente un aspetto positivo».

 

Su cosa si è concentrato il lavoro?

«Soprattutto sul telaio. Ne abbiamo uno differente, abbiamo fatto delle comparazioni, che però devono essere rifatte in maniera più approfondita per capire bene le differenze. All’inizio è normale che la situazione non sia perfettamente chiara, bisogna avere più tempo per capire».

 

Ti aspettavi qualcosa di più migliorativo, soprattutto a centro curva?

«Quando provi una novità non hai mai chiaro quale benefici possa portarti. Per essere il primo giorno abbiamo già fatto un buon lavoro, ma non sono emerse cose eclatanti, non sono chiare le differenze con quello precedente. Ma è normale che sia così, e bisogna stare molto attenti a fare la scelta giusta».

 

Sul motore avete delle novità?

«Sul motore si lavora sempre, soprattutto in Ducati, ma avendo già un "quattro cilindri" piuttosto potente non abbiamo tanto da fare sotto questo aspetto».

 

Quanto è importante il lavoro svolto da Michele Pirro?

«Importantissimo, Michele ci dà una grossa mano. Non spetta a lui fare le scelte definitive, ma lui sgrossa il materiale, non ci fa perdere tempo nei test, perché ci arrivano soluzioni già a posto».

 

Ti è capitato di seguire qualcuno in pista?

«Morbidelli. E’ bello vederlo guidare, l’ho visto fluido, va forte come fanno quelli veloci. Anche Rins andava da paura, ma non so che gomme avesse quando l’ho incontrato. Nei test è molto difficile capire il livello degli avversari: tutti sono veloci, bisogna vedere come ci sono riusciti».

 

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