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Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci ci aiutano a capire il livello di competitività della Ducati, dopo il secondo giorno di test in Qatar.
“Non è facile capire il livello di piloti e moto nei test", spiega il Dovi. "In tanti sembrano andare molto forte. Ma in questo momento non è così importante. Sono contento perché abbiamo fatto molto lavoro e adesso la situazione è più chiara. La velocità c’è. Se guardi i tempi, sembra che Yamaha e Suzuki siano veramente competitive, ma è difficile dire a che livello siamo noi, se possiamo essere contenti o se siamo indietro”.
Cosa bisogna fare per essere pronti per la prima gara?
“Le gomme sono differenti, bisogna capirne bene il funzionamento in gara. Finché giri da solo hai un certo feeling, ma è impossibile sapere cosa accade quando devi fare tanti giri consecutivi e sei insieme agli altri e qual è il punto dove devi migliorare. Ognuno guida in maniera differente: il nostro passo non è male, ma il modo in cui guidi per ottenere certi tempi è determinante. Sembra che le caratteristiche delle gomme non ci aiutino, ma di più adesso non si può dire”.
"Va un po’ meglio, specie sul passo gara", dice invece il Petrux. "I piloti Yamaha sono molto veloci, specie Vinales, ma noi non siamo lontanissimi. E’ difficile dire se la GP20 sia migliore della GP19, perché le gomme sono differenti. Stiamo facendo più fatica con queste Michelin, ma rispetto a Sepang stiamo facendo dei passi in avanti. Diciamo che l’anno scorso riuscivamo a essere più efficaci con meno fatica, ma adesso siamo più veloci".