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Le dichiarazioni di Iannone, Márquez, Rins, Petrucci, Lorenzo e Viñales dopo la seconda giornata di test a Losail.
«Il feeling con la moto migliora uscita dopo uscita. C’è ancora tanto da fare, ma sono ottimista, stiamo lavorando bene. Dobbiamo sistemare meglio l’assetto per essere più efficaci nel passo: abbiamo potenziale, ma dobbiamo renderlo costante nell’arco di una gara».
«Sono molto contento, sto bene fisicamente e la moto è migliorata tanto rispetto a ieri. Ho tenuto un buon ritmo: non sono il più veloce, ma sono vicino ai migliori: non male, considerando che qui abbiamo sempre faticato. Ho provato tante cose, che non posso dire, ho fatto tanti giri: adesso sono un po’ stanco, ma è normale che sia così. Domani valuteremo se fare una simulazione gara, sicuramente faremo più giri consecutivi. E’ stata una giornata positiva, finalmente posso guidare come voglio».
«Abbiamo fatto un ottimo lavoro, A Sepang avevamo provato tanti particolari e qui abbiamo confermato quanto emerso in Malesia. Il nostro pacchetto adesso è migliore del 2018: abbiamo cambiato piccoli particolari, ma tutti hanno portato dei benefici, la moto è migliorata in frenata e anche un po’ in rettilineo. Stiamo facendo bene, ma dobbiamo continuare a fare le cose con calma, non pensare che bisogna vincere a tutti i costi».
«E’ stata una giornata lunga, sono stato tra i primi a entrare in pista. Ho un buon feeling con le gomme usate, specie con la media, ma non sono abbastanza efficace quando sono nuove. La classifica adesso conta poco, dobbiamo migliorare un po’ nel passo, anche se sono in linea con i migliori. Stiamo ancora cercando il giusto bilanciamento: domani proveremo una simulazione gara, anche se non ho ancora deciso se farla con le medie, con le quali ho un buon passo, o con le soffici».
«Oggi è andata meglio: abbiamo modificato la messa a punto e ho più confidenza con la moto, anche in entrata di curva. Sto bene fisicamente, solo alla fine ho avuto un po’ di dolore, ma nel complesso riesco a guidare meglio: siamo più vicini a quelli veloci. L’obiettivo adesso è migliorare l’uscita di curva, ho poca confidenza con la gomma posteriore. Sono stato di 1”3 più veloce di ieri, la mia confidenza è cresciuta in tutto il circuito: sono indietro in classifica, ma siamo in 20 in un secondo: basta pochissimo per essere molto più avanti. Adesso il “time attack” non conta, e sarà difficile che io faccia una simulazione: ci sono altre priorità. Più o meno sono in linea con le mie aspettative: purtroppo c’è ancora un solo giorno di test, la prima gara sarà dura, ma mi sento molto meglio sulla moto. Guardando i dati di Márquez si vede che sono peggio di lui in tutto, ma è normale che sia così: questa è una moto che lui conosce perfettamente, ed è molto diversa da quella che usavo l’anno scorso».
«Ho lavorato soprattutto sul passo gara, facendo buoni miglioramenti, ma non abbastanza: perdo troppo nel T1 e nel T4, dove ci sono i rettilinei. Dobbiamo migliorare tanto in accelerazione, lavorando sull’elettronica: qui soffriamo di più che in Malesia, sotto questo aspetto. Ho migliorato dove volevo migliorare, in frenata in entrata di curva: è la conferma che stiamo lavorando nella giusta direzione. Sicuramente questa è la migliore Yamaha degli ultimi due anni, ma non basta, perché i nostri rivali sono più avanti».