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Sepang. La prima delle due giornate di test a Sepang si chiude con una doppietta Aprilia: 1. Aleix Espargaro in 1’58”371, secondo Maverick Vinales staccato di appena 13 millesimi. Un uno/due Aprilia non troppo sorprendente, perché entrambi avevano già girato nei giorni scorsi: addirittura tre giorni Vinales, uno Espargaro. Sicuramente un vantaggio, considerando che gli altri piloti non guidavano da metà novembre 2021. Ecco quindi che il risultato della Casa di Noale deve essere accolto con grande soddisfazione, ci mancherebbe altro, ma anche sapendo di essere partiti più avanti rispetto a tanti avversari.
È stata una tipica giornata malese, quindi calda, con la temperatura dell’asfalto che è arrivata fino a 50 °C: non è piovuto e quindi si è potuto girare per tutto il giorno senza interruzioni. Tante le novità aerodinamiche viste in pista, in particolare in Casa Suzuki e KTM, mentre la moto apparentemente più simile a quella dello scorso anno è la Yamaha: anche sulla M1, comunque, sono state fatte prove di aerodinamica.
Tanta attesa per il ritorno in pista di Marc Marquez, l’unico tra i piloti Honda ad avere nel box tre RC213V, una del 2021 e due del 2022. Marquez è andato bene, ha chiuso ottavo con il tempo di 1’59”287, a 0”916 sull’Aprilia, totalizzando ben 62 giri: insomma, fisicamente sembra a posto. Marc, però, non ha perso l’attitudine ad andare un po’ troppo oltre il limite: per lui due cadute, fortunatamente senza conseguenze. Marquez è comunque il pilota Honda più veloce, anche se di soli 0”066 su Pol Espargaro, che ha girato sempre con la moto in configurazione 2022. La Honda è sostanzialmente quella vista a Jerez, totalmente diversa dalla precedente, con un codone posteriore sempre più ampio e una aerodinamica decisamente più curata rispetto al passato.
In Casa Ducati, il più veloce è stato Enea Bastianini, quarto in 1’58”638 (+0”267): il pilota del team Gresini è andato costantemente forte, è sempre stato nelle prime posizioni, ricominciando, di fatto, da dove aveva terminato. Bastianini è in forma, continua la sua crescita positiva. Si sono viste in pista cinque Ducati 2022 e tre 2021, alcune hanno avuto dei piccoli problemi (per esempio li ha avuti Luca Marini), nel complesso i piloti ufficiali hanno usato il primo giorno per riprendere confidenza con la moto. Non deve quindi sorprendere che Pecco Bagnaia sia solo 19esimo: non è assolutamente preoccupante. Buono il decimo tempo di Marco Bezzecchi (1’59”468, +1”097), il migliore tra i debuttanti.
Il sesto posto è stato ottenuto da Fabio Quartararo (1’59”002, +0”631): il campione del mondo ha iniziato piuttosto calmo, finendo in crescendo: è nettamente il più veloce con la M1. Non è una sorpresa, lo è di più l’undicesimo crono, secondo tra i piloti Yamaha, del collaudatore Cal Crutchlow, che aveva fatto pochi giri durante lo shakedown per problemi di stomaco. Crutchlow ha ottenuto un buon 1’59”558, mezzo secondo più lento di Quartararo. Continuano invece a essere in difficoltà Franco Morbidelli (21°, 2’00”107) e Andrea Dovizioso (23°, 2’00”342): entrambi possono avere più di una giustificazione, aspettiamo a preoccuparci.
La Suzuki ha ottenuto un buon risultato di squadra: Alex Rins è terzo in 1’58”471, Joan Mir settimo in 1’59”067. La GSX-RR ha fatto vedere una nuova aerodinamica e si è continuato a provare il motore 2022, già testato a Jerez. Le prime indicazioni sembrano positive. Nuove alette anche per la KTM, sdoppiate come ormai va di moda adesso. Sia Miguel Oliveira che Brad Binder sono caduti, fortunatamente senza conseguenze.
Alle 14:30 italiane, diretta da Sepang per rispondere a tutte le vostre domande
Manuel Pecino