MotoGP, test Sepang/2. Marc Marquez: “L’obiettivo è il titolo, ma non per eguagliare Rossi”

MotoGP, test Sepang/2. Marc Marquez: “L’obiettivo è il titolo, ma non per eguagliare Rossi”
Per il pilota spagnolo il test di Sepang è servito per valutare le sue condizioni fisiche e per prendere confidenza con la Honda più rivoluzionaria degli ultimi tempi. Il primo è andato bene, il secondo ancora meglio. Le sue dichiarazioni dopo il test trasmettono molta fiducia per il 2022
6 febbraio 2022

Che pre stagione è

"Sono in una condizione simile al 2018 o al 2019, perché è vero che ora mi sento bene, ma ho iniziato la mia preparazione fisica solo quindici giorni fa. Ieri mi sentivo bene e anche oggi mi sentivo bene, ma al momento è impossibile resistere tutto il giorno a un ritmo costante. Sono rimasto in pista fino alla fine, ma al mattino ho detto alla squadra di fermarsi perché non stavo più guidando bene. Era meglio fermarsi e tornare nel pomeriggio. La sfortuna è che è piovuto nel pomeriggio, ma questo è il miglior allenamento possibile sulla moto ed è stata la prima volta che ho guidato la nuova moto”.


 

Condizioni difficili

"Il test più difficile è stato questo in Malesia. È un circuito fisico, molto esigente. Era la prova più difficile. Ora abbiamo quattro giorni per riposare e tornare a Mandalika per fare altri giri in moto. Quando sono salito in sella questa mattina, la velocità era lì. È vero che ieri ho fatto due piccoli errori e oggi non volevo commetterli, quindi ho guidato con calma e senza esagerare. Voglio capire questa moto ed essere di nuovo veloce, quindi sono felice di avere un altro test a disposizione".

 

La condizione attuale

"La mia vista è perfetta perché altrimenti non mi sarei presentato, ma è vero che la mia spalla non è abbastanza forte e il dolore, o meglio il fastidio, è stato costante".

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Il titolo

"Logicamente, stiamo lavorando per lottare per il campionato del mondo di quest'anno e l'obiettivo è lo stesso di sempre, lottare per il titolo di quest’anno come se fosse il primo, non importa se è il nono. Questa è la mentalità”.

Indietro di due mesi

"Essere in questo test è stato un regalo inaspettato anche per il dottor Bernat Sanchez Dalmau, che l’aveva escluso, perché era realistico con i tempi da rispettare. Ma la vista è migliorata bene, stava per iniziare il 2022 e in due settimane abbiamo deciso tutto. Fino alla fine dell'anno vedevo doppio e non avevo nemmeno iniziato ad allenarmi, poi tutto è cambiato, è iniziata la mia progressione, ho iniziato ad allenarmi, ad andare in bicicletta, ma in sole due settimane non si possono recuperare due mesi di lavoro. E manca ancora un mese alla prima gara in Qatar".

La moto conta sempre di più

"La moto ha sempre più importanza ed è vero che oggi c'è molta uguaglianza tra tutte le marche. Ci sono dieci moto, anche più, dodici, che possono vincere il campionato del mondo e questo non succedeva in 500. Qui abbiamo visto che Aprilia, Ducati, Honda e Yamaha con Quartararo sembrano volare, ma è vero che ci sono sempre più cose nelle moto e tutto deve essere più strutturato, compreso il motore, il carburante, le gomme e l'aerodinamica".

Equilibrio

"È un po' come ogni anno nella pre-stagione, ci sono sempre due o tre piloti che possono vincere un campionato del mondo, poi durante i test vedi undici o dodici piloti che potrebbero vincere, in condizioni però che non si trovano mai: un sacco di gomma in pista e la possibilità di fare 60 giri in un giorno. I gran premi sono diversi ed è lì che si deve pensare al campionato".

 

Puig dice che è stata la migliore Sepang di sempre per Honda

"È stato un buon primo contatto. La moto aveva già dato buoni riscontri a Jerez e qui i tempi sono venuti per tutti i piloti: Pol e Alex sono stati subito veloci, è positivo. Ma non è il primo anno che la moto funziona bene a Sepang e poi ci sono problemi. Ricordo che nel 2015 avevamo stabilito il record della pista e poi abbiamo avuto problemi durante la stagione: bisogna essere prudenti. Ma l’inizio è incoraggiante”.

 

Foto:motogp.com