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E’ andata secondo le aspettative, perlomeno le mie: Pecco Bagnaia ha usato il primo giorno per riprendere confidenza con la moto e analizzare attentamente le novità introdotte dall’ingegnere Gigi Dall’Igna. Poi, oggi, nel secondo giorno, ha mostrato tutta la sua competitività. E’ quindi, naturalmente, un Bagnaia piuttosto sereno e soddisfatto.
“Sono contento. Quando hai una nuova moto, c’è sempre tanto lavoro da fare. Ieri siamo partiti e tutto funzionava bene, ma abbiamo fatto un altro passo in avanti nel pomeriggio. Questa mattina il progresso è stato grande, anche se quando ho fatto il time attack non ho fatto niente di speciale. Nonostante questo, il crono era buono, il mio migliore qui a Sepang. Oggi ho girato con un ottimo passo: se la gora fosse oggi, lotterei per le prime posizioni. Non male, considerando che è solo il secondo giorno con questa moto. Il margine è grande, c’è ancora parecchio da fare: sono sicuro che in Mandalika continueremo così, in Qatar saremo competitivi. Credo che a Mandalika verranno fatte ulteriori modifiche”.
Cosa ti piace di più della moto?
La nostra moto è molto forte in frenata, il livello è già quello dell’anno scorso. Ero un po’ preoccupato sotto questo aspetto, perché a fine 2021 ero veramente a mio agio con la GP21, ma siamo già a quel livello. Abbiamo lavorato di più sull’accelerazione, abbiamo dovuto adattare la vecchia elettronica al nuovo motore: oggi abbiamo fatto un passo in avanti, abbiamo capito in quale direzione bisogna lavorare. E’ proprio in accelerazione che abbiamo fatto il passo in avanti più importante.
I miglioramenti sono superiori alle aspettative?
Sì. Solitamente quando fai un passo in avanti, non migliore di un secondo nel ritmo. Abbiamo anche cercato di capire bene cosa è cambiato dall’anno scorso: bisogna modificare il modo di uscire dalle curve, ma il miglioramento in accelerazione è davvero buono. E’ una moto differente, bisogna lavorare ancora: è solo il secondo giorno con la nuova moto, ma è già vicino alla GP21. Sono molto soddisfatto. Non c’è niente di specifico migliore, ma il risultato finale è una moto più competitiva: questa moto ti dà grande fiducia, sai che il potenziale è molto elevato.
Sembri molto fiducioso.
Quando hai una squadra come la mia, è normale essere fiduciosi.
Hai visto qualcun altro?
No, ho sempre voluto stare da solo, ho sempre rallentato sia quando avevo qualcuno dietro di me, ma anche quando l’avevo davanti. Ho visto qualche pilota che ha provato a seguirmi, ma io ho sempre voluto stare da solo.