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Se non ci fossero Marc Marquez e la Honda si potrebbe parlare di giornata molto positiva per Valentino Rossi. Ma Marquez e la Honda ci sono: l’1’58”867 (miglior tempo mai realizzato a Sepang da una moto) del campione del mondo è strepitoso, così come il passo gara tenuto da Dani Pedrosa nella simulazione, con una serie di 2’00” da togliere il sonno. Rossi si può consolare con il miglior tempo personale su questa pista (1’59”401), il primato all’interno del box Yamaha e la ritrovata competitività dopo un giovedì piuttosto problematico.
«Sono contento per come è andata, è stata una giornata positiva: la M1 si guida molto bene, abbiamo migliorato tanto rispetto a ieri, abbiamo risolto il problema del “chattering”, sono stato più veloce. Ho fatto 1’59”4 che è il mio primato personale qui a Sepang, tre decimi più veloce rispetto a quanto fatto nel 2014. Anche come passo, quando ho fatto la simulazione, è andata abbastanza bene, pur provando delle soluzioni che non mi piacevano tanto: penso si potesse andare anche un pochino più forte. Tutto bene, insomma, a parte la velocità della Honda… Il tempo di Marquez, conoscendolo, non sorprende più di tanto, ma sembra che le RC213V siano un pochino più veloci, sia nel giro singolo sia come ritmo sulla distanza. Dobbiamo quindi lavorare e migliorare ancora».
Il campione della Yamaha ha provato anche un nuovo forcellone.
«Credo possa andare bene in alcune piste e in altre no: sinceramente, a me piaceva più il “mio” di quello che ho utilizzato per la simulazione, ma non dobbiamo fare una scelta definitiva adesso. Ci sono ancora dei pezzi da provare: intanto speriamo che arrivi preso il nuovo cambio (“seamless” anche in scalata, NDA)».
Con 1’59”4 speravo di essere vicino alle Honda, invece ho preso più di mezzo secondo
La Honda fa nuovamente paura, anche se Valentino, naturalmente, non si abbatte dopo il risultato di Sepang: siamo solo al primo test. «Credo che la competitività di Honda e Yamaha dipenda molto da pista a pista: a Sepang, negli ultimi anni, le RC213V sono sempre andate un po’ meglio della M1. Per quanto mi riguarda sono contento, lo considero un test positivo: tutto il materiale che abbiamo provato è andato piuttosto bene, l’1’58”8 di Marquez è un tempo incredibile. Ma l’ha fatto… Ma anche l’1’59”0 di Pedrosa è buonissimo e Dani è stato velocissimo nel passo gara, facendo 2’00 per dieci giri, un ritmo che noi non riusciamo a tenere. Quindi sensazioni positive, ma sappiamo che per lottare con le Honda dovremmo ancora lavorare. Sinceramente, con 1’59”4 speravo di essere vicino alle Honda, invece ho preso più di mezzo secondo».
Per quanto riguarda le Ducati, Rossi, come tutti, aspetta di vedere la GP15 prima di dare un giudizio.
«Qui sono andate forte: Iannone è davanti a me, Dovizioso un po’ più indietro (7°, NDA): con la super soft loro hanno un vantaggio abbastanza grande nel giro secco. Come simulazione, non sono andati male, soprattutto Dovizioso, ma bisognerà vedere come andrà la moto nuova».