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SEPANG – Pur non al meglio fisicamente («stamattina mi sono svegliato con un gran mal di testa, ho dovuto stare in camera al buio e in silenzio, ho perso un paio d’ore»), Valentino Rossi è soddisfatto del suo debutto nel 2017.
«E’ stata una giornata interessante, ho potuto provare per la prima volta la “mia” M1: a novembre, avevamo un mix di pezzi vecchi e nuovi, mentre questa è l’evoluzione realizzata mettendo insieme tutti i dati. Direi che la M1 di oggi è migliore del prototipo di allora, sia come motore sia come elettronica: diciamo che il propulsore spinge di più sia in accelerazione che come velocità massima. Yamaha ha fatto un buon lavoro, è una bella sorpresa. Domani proveremo un telaio differente».
A vederla, però, sembra uguale alla 2016…
«Sì, fuori è simile, ma sotto è abbastanza nuova».
Si può dire allora che, per come è abituata Yamaha, questa M1 è tra le più rivoluzionarie?
«Sicuramente, il passo più grande era stato fatto tra il 2004 e il 2005 e un altro significativo era stato fatto tra il 2013 e il 2014. E’ vero, però, che questa sembra essere un buon passo in avanti. Bisogna però ancora lavorare tanto e verificare se sia stato risolto il problema del 2016, quando stressavamo troppo la gomma posteriore nel finale di gara».
A proposito di pneumatici, hai provati quelli nuovi?
«Non ancora: oggi ho utilizzato quelli della gara del 2016, domani dovremmo avere a disposizione delle gomme più morbide».
Viñales continua a impressionare.
«Sì, è molto veloce. Confrontando i dati, si può dire che in entrata di curva e in accelerazione il suo stile sia più simile al mio, Lorenzo era più particolare sotto quell’aspetto. Ma per Yamaha cambia poco».
Lorenzo, al contrario, sembra soffrire: cosa ne pensi?
«E’ solo il primo giorno. E’ vero, però, che se guardo alla mia esperienza, la Ducati è una moto molto differente dalle altre».
E Stoner che ha fatto il miglior tempo?
«Lui è sempre molto veloce. Per noi è un bene che non corra…».