MotoGP. Tutto pronto per il GP della Repubblica Ceca

MotoGP. Tutto pronto per il GP della Repubblica Ceca
Si attende la fine del Gp della Repubblica Ceca più per l'annuncio di Rossi in Ducati che per scoprire chi salirà sul podio. Alle 18 di domenica l'ufficializzazione | G. Zamagni, Brno
12 agosto 2010

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BRNO – Tutto è pronto. Per il GP della Rep.Ceca? Ovvio, ma, soprattutto, per l’ufficializzazione dell’accordo Rossi-Ducati. Verrà fatto, tramite un comunicato stampa, domenica sera, attorno alle 18, dopo la fine del decimo GP stagionale che, per una serie di motivi passa in secondo piano. Colpa, tra virgolette naturalmente, del netto dominio di Jorge Lorenzo, che nel girone di andata ha conquistato sei vittorie e tre secondi posti, per un totale di 210 punti su 225 disponibili, con un vantaggio di 72 lunghezze sul secondo in classifica (Dani Pedrosa). Insomma, anche se alla fine del campionato mancano ancora nove gare, non c’è più nessuna incertezza su chi conquisterà il titolo e questo, di fatto, toglie sapore alla competizione. In più, si sa, quando c’è di mezzo Rossi tutto viene amplificato e il resto sminuito ed ecco quindi che il GP della Rep.Ceca passa in secondo piano, perlomeno in questa anomala vigilia.

«Domenica sera saprete con chi correrò nel 2011» dice ufficialmente in conferenza stampa Valentino, stando però ben attento a non pronunciare una parola in più che possa in qualche modo infastidire la Yamaha. In ballo, anche questo è noto, c’è la possibilità di provare la Ducati già a Valencia il giorno dopo l’ultimo GP stagionale: per poterlo fare, Rossi ha bisogno di una liberatoria da parte del suo attuale datore di lavoro, ovvero Masao Furusawa, numero uno di Yamaha e, da sempre, grandissimo estimatore del fenomeno di Tavullia. Nel 2003, quando lasciò la Honda, Valentino non potè salire sulla Yamaha prima di gennaio 2004, ma allora i giorni di test erano liberi, mentre adesso il regolamento li limita, probabilmente a 10, compresi quelli di Valencia. Insomma, per Rossi e la Ducati sarebbe un bel guaio non poter sfruttare al massimo le prove a disposizione ed è per questo che tutte le parti coinvolte stanno ben attente a non anticipare l’ufficializzazione di un accordo ormai noto anche a chi non è esattamente appassionato di moto.

In questi giorni si parlerà anche del futuro di Lorenzo, che, stranamente, continua a ripetere che: «la situazione è la stessa di quattro mesi fa, non è stato fatto nessun passo in avanti nelle trattative», smentendo in qualche modo quello che dicono in Casa Yamaha. In realtà, è ovvio, tutto è già deciso ma le due parti stanno discutendo sull’aspetto economico, perché Lorenzo chiede un sostanziale ritocco dell’ingaggio.

Decisamente più dubbio il futuro di Andrea Dovizioso, che pure ha delle clausole contrattuali a suo favore che impongono alla HRC il rinnovo anche per il 2011 nella squadra ufficiale. La Honda, però, ha già ingaggiato Casey Stoner e la Repsol, con la quale peraltro non è ancora stato rinnovato l’accordo, impone di continuare con Pedrosa: ormai sfumata la possibilità di fare tre moto, la Casa giapponese sta tentando di dirottare Dovizioso nel team Gresini, a fianco di Marco Simoncelli, ma Andrea, giustamente, chiede un posto nella squadra ufficiale, come da contratto.

A Brno rivedremo in pista, a soli 25 giorni dalla frattura di tibia e perone della gamba sinistra, Randy De Puniet, che cammina già senza stampelle: l’ennesimo recupero miracoloso di un pilota tosto e coriaceo come pochi altri, che nella sua carriera ha sempre sofferto molto, lamentandosi pochissimo. Comunque andrà, sarà un successo!

 

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