Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
SEPANG – Vola la Honda, con i quattro piloti ufficiali ai primi quattro posti. Fa paura Casey Stoner, capace di scendere (come Pedrosa) sotto il muro dei 2’00” e di tenere un ritmo impressionante nella simulazione gara. E’ consistente Dani Pedrosa, mai così efficace nei test invernali. Sono competitivi Marco Simoncelli e Andrea Dovizioso, ma, al momento, sono un passo indietro rispetto a Stoner e Pedrosa. Non va male la Yamaha, con Ben Spies più efficace di Jorge Lorenzo, ma entrambi sono costretti a inseguire. E’ in difficoltà Valentino Rossi, per la prima volta apparso veramente preoccupato. “Pensavo di far meglio” ha sintetizzato onestamente il pilota della Ducati che ha chiuso 11esimo, staccato di ben 1”804.
Questa è la fotografia dopo il terzo e ultimo giorno di test in Malesia, letteralmente dominati dai piloti Honda, che nelle sei giornate complessive di prove del 2011 sono sempre stati davanti a tutti in classifica generale. E’ vero, sono solo test, come continuano a ripetere all’unisono tutti i protagonisti, e in gara i valori potrebbero cambiare, ma in questo momento – e su questa pista – l’accoppiata Stoner-RC212V sembra quasi imbattibile. Il cronologico spiega meglio di ogni altra parola quanto va forte l’australiano: al primo giro (primo giro!) ha fatto 2’00”122, poi 1’59”665 e 2’00”124! Ma impressionante è stata anche la simulazione sulla distanza, interrotta al 16esimo giro per le piaghe alle mani: un piccolo neo, ma Stoner ha ottenuto un 2’00”887 come miglior tempo, girando altre due volte sotto i 2’01” e salendo solo in due occasioni sopra i 2’02”. Tempi da paura.Tra l’altro, dopo i dubbi emersi nel secondo giorno, Casey ha definitivamente scelto di correre con il telaio 2011 più rigido, quello, per intenderci, che utilizza anche Dovizioso, mentre ha rimandato ai prossimi test in Qatar la decisione sulla forcella: oggi ha girato solo con la Ohlins 2010, ma la versione 2011 non è ancora stata scartata.
L’unico che riesce a stargli dietro, a tenere il suo passo, è Pedrosa, apparso in grandissima forma. Dani sta bene, è soddisfatto, tanto che riesce addirittura a sorridere quando spiega che: «ancora non ho deciso se utilizzare il telaio 2010 o quello 2011 e lo stesso vale per le sospensioni». Il suo miglior tempo Dani l’ha ottenuto con la nuova ciclistica ed è probabile che, alla fine opti proprio per la versione 2011: in questo caso, i tre piloti HRC avranno lo stesso materiale.
Simoncelli, velocissimo nel singolo giro, non è stato così efficace nella simulazione gara («probabilmente avrei dovuto montare le gomme morbide e non dure»), mentre Dovizioso è andato più forte, ma pure lui, sperava di fare meglio. «Dopo qualche giro – ha spiegato Andrea – è sorto un problema all’anteriore e non potevo più essere efficace come lo sono stato per tre giorni: bisogna capire perché ed evitare che si ripeta».
Spies ha chiuso le prove alle 13.30, perché la caduta di ieri ha lasciato qualche conseguenza, ma, soprattutto, perché l’americano era soddisfatto del lavoro svolto. Ben non ha fatto una simulazione gara, ma ieri aveva dimostrato di essere super competitivo, tanto che era stato il più efficace sulla distanza. Sarà un osso duro, anche per Jorge Lorenzo, che per il secondo giorno consecutivo ha chiuso alle spalle del compagno di squadra.
«Se il mondiale iniziasse oggi – ha commentato – lotterei per il podio con Spies, Dovizioso e Simoncelli, ma contro Stoner e Pedrosa non potrei fare nulla».
E’ un po’ deluso il campione del mondo, ma lo è ancora di più Valentino Rossi. Tornato in sella dopo un giorno a letto con la febbre, Valentino non si è risparmiato, totalizzando addirittura una sessantina di giri, ma non è riuscito a trovare il bilanciamento vincente della sua Ducati.
«Speravo di finire questi test – ammette – in una posizione migliore e, soprattutto, più vicino ai primi. Invece abbiamo fatto fatica: sono forte in frenata, ma ho problemi in ingresso e in percorrenza di curva, non riesco a fare le traiettorie che vorrei. Sinceramente, sono un po’ preoccupato».
Tutte le Ducati sono indietro e quello che fa strano è che Nicky Hayden non sia riuscito a ripetere i tempi dello scorso anno. Insomma, c’è molto da lavorare, ma prima dell’inizio della stagione ci saranno solo altri due giorni di prove: per Valentino, non sarà facile essere competitivo in Qatar.