MotoGP, Valencia 2015. HRC: "I dati? Non è il momento"

MotoGP, Valencia 2015. HRC: "I dati? Non è il momento"
La Honda torna sui suoi passi e preferisce non svelare la tanto attesa “telemetria” di Marquez di Sepang. “Il momento è delicato, non vogliamo gettare altra benzina sul fuoco” dice un imbarazzato Livio Suppo. “Questo, però, non vuol dire che non li faremo mai vedere. Un’altra volta, non adesso”
5 novembre 2015

VALENCIA – La tanto attesa conferenza stampa della HRC, quella in cui avrebbero dovuto svelare tutti i dati della “telemetria” di Marc Marquez a Sepang, è stata abortita sul nascere.


«Questo è un GP speciale – ha comunicato un po’imbarazzato a decine di giornalisti il team principal HRC Livio Suppo -: c’è una grande tensione, non vogliamo crearne altra. Questo deve essere un fine settimana di sport: la Honda, purtroppo, non è coinvolta nella lotta per il titolo, ma abbiamo vinto le ultime tre gare e sogniamo di fare qui primo e secondo per stare fuori dalla lotta tra i due piloti Yamaha, alla quale facciamo i complimenti per la grande stagione che stanno disputando. Abbiamo deciso questa mattina che non avremmo comunicato i dati: ci scusiamo, ma speriamo che venga apprezzata l’intenzione di non creare ulteriore tensione in un momento piuttosto delicato. Questo non significa che non mostreremo mai i dati: lo faremo quando lo riterremo opportuno, ma non in questo fine settimana. Rimane il fatto che Marquez, accusato di aver favorito Lorenzo, a Phillip Island ha vinto: Marc è un pilota aggressivo, ma un ragazzo leale e abbiamo ritenuto giusto difenderlo con il comunicato stampa di lunedì».


Diciamo la verità: è un delirio. Causato, evidentemente, da un comunicato sbagliato nella forma, nel quale si diceva di parlare solo di “fatti”, per poi arrivare alla conclusione che la caduta di Marquez fosse stata causata «certamente da un calcio di Valentino Rossi», calcio che nessun dato della telemetria può svelare: quella, quindi, era un’opinione, non un fatto, scongiurato anche dalle immagini televisive. La Honda avrebbe dovuto spiegare come si fa a colpire con un calcio la leva del freno, protetta da regolamento proprio contro gli urti più o meno accidentali, ma è chiaro che non aveva modo di farlo. Ecco quindi la marcia indietro, la decisione di non mostrare i dati «per non gettare ulteriore benzina sul fuoco». Benzina che, però, la Honda non aveva avuto timore di gettare lunedì scorso. L’ennesimo errore di una MotoGP che, purtroppo, a livello gestionale fa acqua da tutte le parti.

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