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VALENCIA – Orgoglioso e soddisfatto: ecco lo stato d’animo di Jorge Lorenzo.
«La tensione e la pressione possono farti andare più lento o più veloce: oggi mi ha aiutato a essere il più efficace possibile. L’obiettivo era la prima fila, invece è arrivata la pole, mai conquistata prima qui a Valencia. Con la seconda gomma ho guidato alla perfezione ed è arrivato questo risultato importantissimo: so che in gara sarà dura battere le Honda, ma se vorrò vincere il titolo dovrò riuscirci. E’ chiaro che loro non hanno nessuna pressione, non hanno niente da perdere, ma per conquistare il titolo devo arrivare primo o secondo».
A caldo hai detto che è stato il tuo miglior giro di sempre: confermi?
«In passato ho avuto l’opportunità di fare grandi giri, specie nel 2008 con le gomme da tempo, ma credo che la prestazione di oggi sia difficilmente ripetibile: ho guidato al meglio, la moto era perfetta. Quando Marquez ha fatto il suo 1’30”499 pensavo di avvicinarmi, non certo di batterlo con così tanto margine».
Qualifiche a parte, come sono andate le prove?
«Bene. Abbiamo migliorato in ogni turno, il mio passo è diventato sempre più veloce, la M!1è ben bilanciata. Prima delle qualifiche c’era tanta tensione, l’obiettivo era conquistare la prima fila: sono contento e orgoglioso di aver fatto questo tempo in un momento così importante».
Stanotte dormirai normalmente?
«Non so, forse prenderò una pillola. Questa mattina mi sono svegliato prima del solito, come del resto durante tutta la settimana: c’è ancora un po’ di jetlag da smaltire».
A questo punto, ti senti il favorito?
«Rossi ha ancora sette punti di vantaggio: se a me succede qualcosa, se io non finisco la gara, è lui il campione. Tutto può ancora accadere, non è così semplice per me: per essere quasi sicuro di conquistare il titolo devo arrivare o primo o secondo, perché credo che lui possa arrivare quarto».
Vorrai sapere la posizione di Rossi durante il GP?
«Nei primi giri devi fare la tua gara, essere più veloce possibile. Poi, da metà gara in poi potrebbe essere importante sapere la sua posizione. Ma io devo fare più o meno come faccio sempre, come ho fatto in tutti i GP, anche se con risultati differenti: se mi concentro solo su Valentino perdo sicuro».
Chi potrebbe “aiutarti” rallentando Rossi nella sua rincorsa?
«Non mi aspetto nessun aiuto, ognuno faccia la sua gara».