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CHESTE – Anche se ormai è tutto finito, anche se il titolo è già stato assegnato, così come il secondo posto e il terzo quasi, non mancano le motivazioni. «Siamo tutti liberi, senza pressione, ognuno di noi penserà solo a vincere» è la sintesi di Marc Marquez. Condivisa, per una volta, anche da Valentino Rossi.
«Nella seconda parte della stagione non sono andato male, ho fatto tante buone gare, ma non sono mai riuscito a vincere. Sarebbe bello riuscirci qui, su una pista storicamente ostica per me, una delle più difficili in assoluto: bisogna lavorare bene fin dalle FP1, rimanere concentrati, cercare di lottare almeno per il podio».
Dodici mesi dopo, il clima è decisamente differente, non c’è più la grande tensione del 2015: quale sono le tue sensazioni?
«Per essere concentrato e dare il massimo, non devi pensare al 2015, specie a quel GP: anzi, sarebbe importante fare una bella gara proprio per dimenticare quanto accaduto l’anno scorso. Ma qui Lorenzo e Marquez sono sempre stati molto veloci, non sarà facile batterli: ecco, essere competitivi qui sarebbe davvero significativo».
La domanda può sembrare strana: cosa perdi con il passaggio di Lorenzo in Ducati?
«Il nostro rapporto fuori dalla pista è quasi sempre stato difficile, ma sotto l’aspetto sportivo è stato un compagno di squadra fortissimo, molto difficile da battere: quando ci riesci, è una grande soddisfazione, significa che hai fatto un buon lavoro. Insomma, ci sono aspetti positivi e negativi: diciamo che ognuno è stato un grande stimolo per l’altro, per il team la nostra rivalità è stata certamente positiva».
Ma è più la voglia di finire bene la stagione o la curiosità di vedere la nuova M1?
«Sicuramente c’è curiosità per la Yamaha 2017, ma in questo momento è più importante l’ultima gara: ho voglia di fare bene su una pista complicata, magari con anche una bella “bagarre” fra più piloti».
Com’è la M1 2017?
«So che non mi crederete, ma la verità è che non l’ho ancora vista: i giapponesi ce la mostreranno solo lunedì, forse domenica sera. Bisogna rimanere concentrati anche su questo, perché dopo l’ultimo GP ci saranno ancora quattro giorni di test, due qui a Valencia e due a Malesia: è ancora lunga…».
Che voto daresti alla Michelin?
«7,5, lo stesso voto che do a me in questa stagione. Per essere il primo anno, hanno fatto un buon lavoro: in MotoGP ci vuole esperienza».
E da Vinales cosa ti aspetti?
«Lo metto sullo stesso piano di Lorenzo: in questo momento, forse, è leggermente inferiore, ma è giovane e ha un grande potenziale, può diventare fortissimo. Il mio obiettivo per la prossima stagione è mantenere la velocità e la competitività di quest’anno, ma con maggiore concretezza».