MotoGP, Valentino Rossi: “Che bello essere con Morbidelli”

MotoGP, Valentino Rossi: “Che bello essere con Morbidelli”
Dopo tantissimi anni, Valentino inizia una nuova avventura: “Questa mattina ero molto eccitato, dentro al box ho visto una grandissima passione. Ma alla fine la M1 è la stessa del team ufficiale. Franco è il miglior compagno che potessi sognare di avere”
6 marzo 2021

La posizione non è esaltante, ma non è l’aspetto fondamentale nel primo giorno di test. Sono altri gli aspetti da valutare, a cominciare dalla nuova avventura di Valentino Rossi, per la prima volta in un team satellite nella sua carriera in Yamaha.

“Questa mattina, quando sono arrivato in circuito, ero molto eccitato per la nuova avventura. E’ tutto nuovo e questo mi dà una grande motivazione, anche se alla fine, la M1, la moto, è la stessa della squadra ufficiale”.

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Che ambiente hai trovato?

“Dentro al box ho visto una grandissima passione, sono tutti molto bravi. Naturalmente, ci dobbiamo ancora conoscere, ci sono ancora dei ruoli da definire, come per esempio chi attacca gli adesivi sulle moto, sulla tabella… L’ambiente è sicuramente molto buono”.

 

Hai dovuto lasciare a Franco Morbidelli la parte destra del box.

“Sì, nella mia carriera sono sempre stato nella parte sinistra e ho chiesto se era possibile continuare da quella parte. Ne ho parlato con Wilco (Zeelenberg, il team manager, NDA) ma lui mi ha spiegato che per loro era importante far continuare Franco da quella parte, essendo lui già al terzo anno in questa squadra. Ovviamente per me non c’è problema, va benissimo anche stare a destra”.

 

Franco ha detto che lo fa divertire quanto urli dentro al box; come è averlo come compagno di squadra?

“Dentro al box stai sempre con i tappi nell’orecchie, non sento il tono della mia voce: è vero che urlo, devo stare più attento… Per quanto riguarda Franco, è il miglior compagno di squadra che potessi avere. Io e lui ci alleniamo sempre insieme, ci sfidiamo con qualsiasi mezzo: è bello averlo nel box. Anche oggi è andato molto forte”.

 

Come giudichi questa giornata di prove?

“E’ stato un buon inizio, anche se in queste giornate così lunghe, nella quale fai più di 60 giri, ci sono un sacco di variabili che incidono sul tempo finale. Per esempio quando e come metti la gomma nuova, cosa stai provando. Sicuramente Franco è stato veloce, gli altri non so: nei test bisogna concentrarsi sul proprio lavoro”.

 

Hai provato il nuovo telaio?

“Sì, ma solo per 5-6 giri: ho preferito concentrarmi su quello standard. Domani faremo altre prove comparative, la prima impressione non è male, ma, purtroppo, questa pista non è troppo adatta per capire se un telaio va meglio o peggio. Comunque bisogna farlo qui e qui lo faremo…”.

 

Yamaha sembra aver lavorato tanto...

“Sì, hanno lavorato duro, ci sono un po’ di cose da provare: avendo cinque giorni sulla stessa pista, si può suddividere il lavoro da fare”.

 

Ci sono sempre più giovani in MotoGP, come ti senti?

“26 stagioni sono tantissime, una vita, altro che una carriera… Il livello è altissimo, tanti vanno forte, ma sono in forma e motivato, mi sono allenato duro durante l’inverno. L’approccio è sempre lo stesso”.

 

Hai visto Luca lungo la pista?

“No, non ci siamo incontrati e in MotoGP non è facile programmare queste cose. Ma prima della fine dei test mi piacerebbe fare qualche giro con lui”.

 

Luca ha raccontato che mamma Stefania chiede sempre un sacco di particolari tecnici.

“Sì, lei fa un sacco di domande, è piacevole ascoltarla. Ha un sacco di esperienza, più di me, perché lei ha seguito prima Graziano, poi me, adesso Luca…”.

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