MotoGP. Valentino Rossi: “Se finisco tra i primi cinque, vado avanti”

MotoGP. Valentino Rossi: “Se finisco tra i primi cinque, vado avanti”
Alla vigilia del mondiale Valentino Rossi si apre con Massimo Calandri de La Repubblica: la nuova stagione e quella successiva, il rientro di Marquez, il Covid e il dolore per gli amici perduti, il suo futuro quando avrà appeso il casco al chiodo. Alla sua ventiseiesima stagione l’obiettivo è finire nei primi cinque
21 marzo 2021

“Ho un contratto per il 2021 - afferma Rossi - ma sarebbe bello fare anche quello successivo. Dipenderà da come vanno le cose quest’anno: se mi diverto, se lotto per vincere o almeno per un podio, se finisco tra i primi cinque allora vado avanti. Altrimenti no, faticare così tanto… non ne varrebbe la pena”.

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La motivazione è quella del decimo titolo?

“Neanche per sogno, vincendo il decimo c’è ancora più gusto a continuare!”

Però le cose diventano sempre più difficili e quest’anno ci sarà anche Marquez…

“Non cambia nulla. Secondo me lo vedremo fin dalla prima gara in Qatar e presto sarà più forte di prima. Però, in sua assenza, gli altri ragazzi sono cresciuti molto e non hanno più paura di lui”.

L’intervista in realtà era partita dal vaccino. Rossi ha potuto ricevere già la prima dose in Qatar all’inizio del mese, quando i piloti erano là per i test, grazie all’accordo tra il governo locale e Dorna. Un’opportunità “da privilegiati”, dice, che spera possa essere data a tutti al più presto anche in Italia:

Spero che lo facciano a tutti al più presto. Penso agli anziani. E ai miei genitori che ormai cominciano ad avere una certa età. Ma anche ai ragazzi perché questa faccenda ci sta logorando”.

Valentino è stato contagiato lo scorso ottobre dopo aver incontrato un amico di Milano che però, specifica, era negativo.

“Non so neanche se l’ho abbracciato o gli ho dato la mano. Però due giorni dopo lui ha un po’ di febbre. Ahia, penso. Altri due giorni e mi sveglio con un mal di schiena bestiale e la temperatura alta. È stata dura, perché ero isolato da tutto. Io, che da quando sono nato è sempre una festa, perché chiunque incontro mi sorride e mi sembra di portare allegria. Mi sono sentito un appestato, un diverso. Credo di aver capito cosa sia la solitudine: non mi era mai successa una cosa del genere”.

Nell’intervista c’è stato anche lo spazio anche per qualche apertura di carattere personale.

“Se mi sento vecchio? Qualche ruga. Forse anche un paio di capelli bianchi. Sono vecchio come pilota, ma a parte qualche preoccupazione - a 25 anni non mi importava di nulla - è un’età bellissima. Io ci sto dentro bene”.

La curiosità del giornalista è arrivata all’argomento figli, un tema che Rossi solleva sempre più spesso nelle interviste.

Vorrei un bambino. È un po’ che ci penso, credo di aver trovato la ragazza giusta. Uno o due figli: si può fare, anche perché dopo passano gli anni e ti annoi, così invece ne vale la pena. Il matrimonio? Mi interessa di più un figlio, ma se a un certo punto Francesca mi guarda negli occhi e mi dice ‘Oh dai..’, allora va bene”.

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