MotoGP. Valentino Rossi sostituisce Silvano Galbusera con David Munoz

MotoGP. Valentino Rossi sostituisce Silvano Galbusera con David Munoz
Valentino si rimette in gioco e per vincere dal 2020 avrà al suo fianco il tecnico spagnolo - *ALSO AVAILABLE IN ENGLISH*
3 ottobre 2019

BURIRAM - Valentino Rossi ha deciso: per il 2020 cambia capo tecnico. David Munoz, oggi al fianco di Davide Bulega in Moto2, campione del mondo nel 2018 con Pecco Bagnaia, sostituirà Silvano Galbusera. Era da un po’ che nel paddock si parlava di un altro cambio per Rossi - Galbusera è arrivato nel 2014 al posto di Jeremy Burgess -, ma si pensava a un tecnico esperto, come, per esempio, Ramon Forcada. Invece, ancora una volta, Rossi stupisce tutti prendendo al suo fianco un tecnico giovanissimo (41 anni) con nessuna esperienza in MotoGP. Un azzardo, come, in fondo, lo era stato Galbusera, che proveniva dalla SBK, ma che non aveva mai lavorato in MotoGP. E’ vero che al suo fianco avrà ingegneri e tecnici che sanno tutto della M1, delle gomme, di elettronica e di quant’altro serve oggi per essere competitivi in questa categoria, ma quella di Valentino rimane una scelta sorprendente.

 


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SEMPRE IN DISCUSSIONE

Questa, comunque, è una scelta tecnica, che solo dentro al box possono valutare nel migliore dei modi: il tempo dirà se è stata giusta o sbagliata. A me, quello che colpisce di questa decisione, è la continua voglia di Rossi di mettersi in discussione, nonostante i 40 anni e tutto quello che ha vinto. Discorsi già fatti tante volte, ma ancora una volta Valentino dimostra di voler fare tutto il possibile per continuare a essere competitivo e tornare a vincere, non vuole lasciare nulla al caso, non ha paura a mettersi ancora una volta in discussione. In fondo, sarebbe stato molto più semplice continuare così, invece, cambiando capo tecnico, Rossi sarà nuovamente sotto i riflettori della critica, non avrà più “scuse” se non riuscirà a essere competitivo e chi oggi già lo mette in discussione, domani, se non sarà veloce, sarà pronto ad attaccarlo anche ferocemente. Ma a VR46, di tutto questo, non importa niente: lui vuole solo vincere e per farlo ha deciso che bisognava cambiare capo tecnico, come nel calcio si cambia allenatore.

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SI SENTE VELOCE

La seconda considerazione, conseguente alla prima, è che Valentino si sente ancora veloce, all’altezza dei migliori della MotoGP, sicuramente convinto di poter vincere ancora delle gare e, forse, anche il titolo mondiale. Una considerazione ovvia, ma non così scontata quando hai 40 anni, non sali sul gradino più alto del podio da 41 GP e l’ultimo podio l’hai ottenuto alla terza gara del 2018. Le statistiche, i numeri, sono contro di lui, ma Rossi la vede in maniera differente, non si sente inferiore a nessuno. Forse gli rimane ancora un solo anno di carriera: vuole essere sicuro di farlo al meglio, non vuole avere rimorsi: sotto questo punto di vista è incredibile. Una tenacia ammirevole. Non cerca scuse, vuole solo provare a vincere, disposto anche a sopportare le critiche più feroci. Lo farebbero in tanti? Io dico di no.

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