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Il tecnico ed ex pilota australiano Warren Willing è morto venerdì scorso all'età di 68 anni dopo aver lottato contro il cancro. Lascia la moglie Wendy e la figlia Nicole.
La sua carriera motociclistica è iniziata nel 1970, da pilota, nei campionati nazionali in Australia e Nuova Zelanda prima di entrare nel campionato del mondo velocità 750. Un incidente alla North West 200, la gara stradale in Irlanda del Nord, nel 1979 lo costrinse al ritiro dalle competizioni: subì ben diciotto operazioni alle gambe nel tentativo di recuperare la funzionalità completa.
Due anni più tardi, iniziò il suo secondo capitolo motociclistico in qualità di tecnico e team manager. Il suo più grande successo è stato il triplo alloro in 500 conquistato con Wayne Rainey, tra il 1990 e il 1992, quando lavorò come capo meccanico nel team Yamaha di Kenny Roberts che aveva approcciato nel 1989. Fu in questa fase che anche Luca Cadalora ebbe occasione di essere seguito dal tecnico australiano.
Nel 2000 Willing fu poi uno degli artefici chiave della vittoria nel mondiale 500 di Kenny Roberts Jr, nel team ufficiale Suzuki. Dal 2004 ha lavorato a stretto contatto con la KTM e, successivamente, al fianco di piloti del calibro di Casey Stoner, Mika Kallio, Julian Simon e Hiroshi Aoyama. Nel 2011, l'australiano ha avuto una breve esperienza con la MZ Racing, in soccorso del team di Martin Wimmer, che conosceva dai tempi della 8 ore di Suzuka del 1987.
Recentemente aveva assunto un ruolo di consulenza in Ducati (per la GP 14), nel periodo di transizione tra l'uscita di Filippo Preziosi e l'ingresso di Gigi Dall'Igna come direttore generale e responsabile tecnico di Ducati Corse.
Jean Michel Bayle ha postato questo ricordo sulla sua pagine fb: «Oggi sono triste. Warren Willing è scomparso. E' stato il mio ingegnere capo durante la mia prima stagione in 500. Era un tecnico incredibile, è stato anche alla vigilia della famosa moto di Kenny Roberts, la KR3, che ho guidato nel 1997. Ma il lato tecnico non è tutto, Warren era un vero uomo, pieno di passione e di conoscenza. Mi ha aiutato molto durante la stagione 1996. Mi ha dato la fiducia necessaria per ottenere la mia prima pole position in 500. Warren amava condividere la sua conoscenza e i suoi consigli mi sono stati preziosi.
Dopo aver ottenuto la pole position, a Brno, mi sono fermato a 10 minuti dalla fine della sessione di qualifica per montare una nuova gomma posteriore. Mick Doohan aveva appena migliorato il suo tempo, prendendosi la pole provvisoria. Io volevo entrare subito in pista, ma Warren mi disse di aspettare: voleva controllare i dati. Quattro minuti più tardi, tornò e mi spiegò dove potevo guadagnare: abbassai il tempo di 4 decimi. Tutta la squadra applaudì mentre Warren, che se ne stava sempre nell'ombra, mi diede un semplice sguardo di approvazione. Quello sguardo è ancora nella mia memoria: lo sguardo della condivisione della conoscenza. Grazie Warren per avermi fatto partecipe di tutte questo sapere, della conoscenza che non ha prezzo e che nessuno può comprare. Un pensiero e le mie più sincere condoglianze alla tua famiglia. JMB. Jean Michel Bayle».