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Tante prove in Casa Yamaha a Sepang. Sia Jorge Lorenzo sia Ben Spies hanno provato un motore “step2” (lo “step1” era stato testato a inizio febbraio) che si dice, tra l’altro, sia dotato di un cambio simile a quello della Honda e di sviluppi elettronici per migliorare l’accelerazione.
Lorenzo: Dobbiamo migliorare sia in frenata sia in accelerazione e anch’io non sono ancora al 100% fisicamente
posto. Dobbiamo migliorare sia in frenata sia in accelerazione e anch’io non sono ancora al 100% fisicamente. La simulazione della gara è stata dura, anche perché le nuove Bridgestone entrano subito in temperatura, ma dopo cinque giri calano e nel finale la moto scivolata tanto: per noi piloti sarà più difficile, però sono convinto che le gare saranno più spettacolari ed emozionanti nel finale. Probabilmente bisognerà cambiare un po’ la guida ed essere ancora più morbidi».
renderlo più facile da gestire. Poi ci siamo occupati dell’elettronica, in particolare del Traction Control e del freno motore; per il momento, però, è sempre la vecchia generazione: ne stiamo studiando una completamente nuova, che però, temo, non arriverà prima di metà campionato. La useremo solamente quando saremo sicuri che è affidabile e che dà dei vantaggi. Come prestazioni, non siamo ancora a livello della Honda: dobbiamo ridurre lo svantaggio. Dobbiamo anche riuscire ad avere più connessione tra gas e ruota posteriore, in modo che scivoli meno in accelerazione. Per quanto riguarda il telaio, abbiamo cambiato sia la rigidità sia il bilanciamento: anche noi soffriamo per il chattering, ma non è così fastidioso».
Il responsabile tecnico della Yamaha svela quale sarà il lavoro nei prossimi test a Jerez dal 23 al 25 marzo.
«I sei giorni a Sepang sono serviti per scegliere la direzione da seguire, mentre a Jerez proveremo soprattutto in funzione della prima gara in Qatar, con l’obiettivo di trovare una messa a punto di base competitiva».