MotoGP. Zarco: c’è chi lo critica, ma lui replica pronto

MotoGP. Zarco: c’è chi lo critica, ma lui replica pronto
Se Nakagami si è detto felice di lavorare con lui e Alex Marquez gli ha augurato buona fortuna pur vedendo molti rischi nell’operazione, c’è chi, come Hodgson e Guintoli, non risparmia a Johann qualche maliziosa frecciata. Ma lui è sicuro del fatto suo
24 agosto 2023

La firma di Johann Zarco sul contratto con Honda LCR dal 2024 fa discutere tanti piloti. Ora, su Crash.net Neil Hodgson e Sylvain Guintoli, commentatori della MotoGP per TNT Sports, esprimono i loro dubbi con sarcasmo.

Una strana cosa, riceve un’offerta per restare sulla Ducati - ha detto il britannico iridato SBK 2003 - eppure preferisce la Honda? Fatemi vedere i soldi! Zarco è quasi arrivato a fine carriera (ha 33 anni n.d.r.) e non va nel team factory ma in un team satellite e per restarci a lungo, una strana mossa”.

“È strano - butta lì il connazionale di Zarco, Guintoli - se guardi quello che ha fatto in KTM: aveva un buon contratto factory e l’ha perso dopo poche gare perché non sopportava il fatto di essere poco competitivo... quando oltretutto il progetto era in crescita. Ha perso soldi ed è stato praticamente salvato dalla Ducati”.

Ma Johann Zarco, due volte campione del mondo della Moto2 poi passato in MotoGP con Yamaha Tech 3 prima della KTM ufficiale, non ci sta. A Speedweek ricorda intanto che con Cecchinello ha già lavorato quattro anni fa, quando nel 2019 disputò tre gare sulla RC 213 Honda in sostituzione di Nakagami.

In quel momento con la Honda avevo un buon feeling -precisa- e poi oggi sono più preparato. È vero, con la KTM ho avuto una brutta esperienza, non sono riuscito a controllare i nervi, ma ora credo di poter gestire le situazioni difficili e sono pronto a prendere le cose buone che si presentano”.

Johann mette l’accento anche sul suo stile di guida, che è cambiato.

Quando arrivai in KTM avevo soltanto l’esperienza Yamaha, mentre il mio stile di guida è cambiato molto negli ultimi anni con la Ducati. Il mio stile di guida naturale era quello adatto alla Yamaha, ma non posso più guidare così, quindi ho cambiato e ora sono molto più consapevole di quello che succede sulla moto”.

Zarco si sente ancora competitivo e va avanti sulla sua strada.

Ovviamente preferirei vincere, ma mi piace anche vedere tante cose e capire meglio cosa stanno facendo gli altri piloti e cosa possiamo fare noi. Sono ancora molto competitivo, quindi è un buon momento per provarci. E un contratto di due anni mi toglierà un po’ di stress e peso dalle spalle”.

Non è spaventato dal progetto così ardito, ok, ma Zarco ha parlato con gli altri piloti Honda?

"No, penso che sia meglio non parlare con loro - ha liquidato il discorso ridendo - anche perché siamo diversi. Per esempio rispetto a Rins ho un carattere e un modo di lavorare differenti, ho anche esperienze diverse e penso di avere più opzioni quando si tratta di guidare. No, non è un progetto folle, credo che la Honda abbia il potenziale e non voglia arrendersi”.

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Fonti Crash.net e Speedweek.com

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