MotoGP, Zarco: "La prima impressione è quella che conta"

MotoGP, Zarco: "La prima impressione è quella che conta"
Il francese fa il punto della stagione 2020. E di quel primo contatto con la Ducati che gli ha fatto capire quali fossero le sue potenzialità
11 dicembre 2020

Un anno fa era difficile immaginare un'inversione di tendenza così netta per Johann Zarco. Licenziato per scarso rendimento - al di là degli eufemismi - e sostituito in corso d'anno da KTM, poi sposatosi quasi a forza con il team Avintia dopo rassicurazioni Ducati in merito al supporto alla squadra, il francese ha disputato una buona stagione, al netto di qualche polemica, e per il 2021 passerà al team Pramac, ereditando il diritto a una Desmosedici ufficiale.

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Tutto è iniziato nei test invernali: già in Malesia, al primo contatto con la Desmosedici, Johann si è sentito bene. Situazione molto diversa da quella di Valencia 2018, quando dopo la prima giornata di prove sulla KTM RC16 il francese - protagonista anche di una brutta caduta - aveva una faccia che la diceva lunga sul suo affiatamento con la moto austriaca.

"Avevo naturalmente i miei dubbi" spiega Zarco a PaddockGP, "ma già nei test a Sepang ho capito che sarebbe andato tutto bene. Tecnicamente, la moto mi ha dato molta fiducia fin da subito, eravamo in una situazione positiva - uno stato d'animo su cui puoi costruire molte più cose. E anche la squadra ha apprezzato la rapidità con cui mi sono adattato. I dubbi che avevo sul team? Non erano relativi alla moto, quanto alla situazione generale: quando Ducati mi ha garantito che dietro ci sarebbero stati davvero loro, dimostrandomelo, è andato tutto a posto."

E la stagione è iniziata bene, con pole position e podio già a Brno nonostante la penalizzazione per il contatto con Pol Espargaró e il successivo - incredibile - long lap e recupero. "Brno mi ha fatto ritrovare fiducia in me stesso. Era abbastanza chiaro che difficilmente sarei riuscito a ripetermi su quel livello, ma sicuramente è stata un'indicazione del nostro potenziale. Dovevo puntare a tornare al livello in cui avevo lasciato, ottenendo una moto competitiva. E da Misano è stato chiaro che avrei ottenuto una moto ufficiale, restava solo da capire se sarei stato nel team interno o nel Pramac."

Zarco - che con due titoli e sedici vittorie in Moto2 è il francese più vincente nei GP - l'anno prossimo sarà in sella alla Desmosedici GP21 gestita dal team satellite Pramac, trovandosi quindi nella stessa situazione vissuta quest'anno da Jack Miller.