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Casey Stoner, pilota Honda 2011, ha vinto alla grande ad Aragon, dimostrando di essere tutt’altro che bollito, come sosteneva qualcuno, e il pacchetto Pedrosa-RC212V è in questo momento il più competitivo della MotoGP, con grande potenzialità in prospettiva della prossima stagione. Insomma, alla HRC hanno più di un motivo per fregarsi le mani dalla gioia, eppure le previsione per il 2011 sono tutt’altro che serene: la tensione dentro e fuori dal box è ai massimi livelli. Si può riassumere così: da una parte ci sono i due piloti attuali – Pedrosa e Dovizioso – con i loro uomini, dall’altro i vertici della HRC, ovvero Shuhei Nakamoto e Livio Suppo. Uno scontro durissimo tra le parti che, inevitabilmente, inasprisce i rapporti: la gestione nel 2011 sarà tutt’altro che semplice.
Una situazione perfino imbarazzante, che ha origine proprio con l’ingaggio di Stoner, perché in HRC si sono ritrovati con tre piloti sotto contratto, ma con solo due moto a disposizione. Non solo. Livio Suppo, ufficialmente responsabile per il marketing nel 2010, ma prossimo responsabile del team HRC a partire dal 2011, è per Alberto Puig, da sempre a fianco di Pedrosa, il nemico numero uno invece che un alleato con il quale lavorare insieme per il bene comune. «Con Suppo noi non parliamo» ha ripetuto più volte Puig. Un concetto ribadito chiaramente dal pilota domenica durante l’approfondimento in diretta televisiva del dopo corsa, “Fuori giri”. «Suppo lavora per il marketing – ha detto duro Dani -, non ha niente a che fare con la squadra». Ma il peggio doveva ancora arrivare. Quando gli è stato fatto notare che Suppo diventerà nel 2011 il responsabile del team, Pedrosa si è addirittura irritato. «Chi l’ha detto, lui? Io vado d’accordo con Yamano, l’uomo giapponese che adesso occupa quel ruolo e nel 2011 bisogna tenere la squadra così com’è».
Diplomatica la risposta di Suppo. «Dani è stato molto bravo: in questo momento non ha un contatto diretto con me, sta andando forte ed è logico che si aspetta di continuare alla stessa maniera nel 2011. I piloti fanno il loro mestiere, coinvolgerli in questioni non loro non è rispettoso».
Insomma, colpa dei giornalisti. «Queste difficoltà – è la tesi di Livio – sono state messe in piedi dalla stampa: ci sono delle problematiche da affrontare, lasciateci lavorare in pace». Poi l’annuncio a sorpresa. «Nel 2011, la HRC schiererà quattro piloti ufficiali, anche se ancora vanno definiti i colori».
Tutto questo senza che venisse informato ufficialmente il team Gresini e prima che venissero definiti i dettagli con Dovizioso, che, è bene ribadirlo, ha un contratto di ferro con la HRC.
Certo, l’anno scorso era andata perfino peggio, perché un minuto dopo una conferenza stampa organizzata a Brno, dove veniva annunciato il rinnovo del contratto di Pedrosa e Dovizioso per il 2010, Puig smentiva pubblicamente di aver firmato qualsiasi accordo per la stagione in corso.
Effettivamente, la situazione di Andrea è in via di definizione, ma ancora sono molti i punti da chiarire e che, inevitabilmente, creano attrito, anche solo per una questione di principio, perché la Honda si è più volte rimangiata la parola (scritta) data.
«Dovrebbe essere così – è stato titubante Dovizioso, a conferma che ancora ci sono degli aspetti da sistemare -: i piani non sono ancora definiti e quindi non puoi dire che sarà così. E’ molto probabile, ma ci stiamo ancora lavorando».
L’operazione, è inevitabile, andrà a buon termine, anche perché non ci sono alternative: quindi, nel team Repsol, chiamiamolo così anche se la casa petrolifera spagnola non ha ancora rinnovato il contratto e potrebbe anche non rinnovarlo, ci saranno Stoner e Pedrosa, nel team San Carlo Dovizioso e Simoncelli. Ma con mille tensioni, perché la prima volta che Casey arriverà davanti a Dani, Puig potrebbe sollevare il sospetto che l’australiano possa essere favorito, perché pupillo di Suppo, mentre se Dovizioso dovesse andare male, si potrebbe ipotizzare un trattamento non all’altezza, per far pagare al pilota italiano il braccio di ferro fatto nel 2010 in fase di rinnovo.
Braccio di ferro, lo ribadiamo ancora una volta, fatto in base a un contratto scritto e non a un capriccio.
Insomma, la situazione è esplosiva e sarà tutt’altro facile da gestire. In bocca al lupo.