INDIANAPOLIS – Torna, non torna: dopo i due giorni di test a Motegi di Casey Stoner sono in molti nel paddock a sfogliare la margherita sul futuro del pilota australiano. Chi ha lavorato con lui fino all’anno scorso non ha dubbi: Stoner non tornerà nel 2014. Anche perché per lui non ci sarebbe posto: la Honda ha già sotto contratto quattro piloti (Marquez, Pedrosa, Bradl e Bautista), così come la Yamaha (Lorenzo, Rossi, Smith e Pol Espargaro) e la Ducati (Dovizioso, Crutchlow, Iannone e Spies). Secondo Valentino Rossi, però, la realtà è differente. “Non credo che la Honda abbia programmato una serie di test (Stoner dovrebbe tornare nuovamente in sella, questa volta alla Production Race, il prototipo non ufficiale in vendita per i team “privati”, NDA) senza uno scopo preciso” è la tesi del campione di Tavullia, peraltro condivisa da molti addetti ai lavori.
NON TORNERA’
Come detto, però, non c’è posto per Casey ed è quindi
impensabile rivedere Stoner in MotoGP nella prossima stagione: tra l’altro, per un “puro” come lui, rimangiarsi tutta la rabbia vomitata sul motomondiale – niente e nessuno escluso -, sarebbe come perdere la faccia. Certo, rivederlo con i manubri in mano sarebbe fantastico e farebbe felice un sacco di appassionati, in una sfida da sogno con Marquez, Pedrosa, Lorenzo, Rossi, ai quali, si spera, si potrebbero aggiungere prima o poi anche i piloti Ducati, Dovizioso e Crutchlow.
“Se lui tornasse in pista, il campionato 2014 sarebbe un po’ come la 500 degli anni Ottanta” sintetizza Valentino, per un mondiale davvero di livello assoluto.
COSA FAREBBE CON LA DUCATI?
In molti, ancora oggi, si chiedono anche cosa farebbe Casey Stoner con questa Ducati. La mia opinione è che
nemmeno Stoner riuscirebbe a essere competitivo, come era avvenuto in passato, perché rispetto ad allora ci sono state evoluzioni tutte a sfavore della moto italiana, in particolare per quanto riguarda le gomme. Una tesi chiaramente indimostrabile. O forse sì.
GIOCHIAMO CON I NUMERI
Proviamo a giocare – sia chiaro: è solo un gioco, niente di scientifico – con i numeri, mettendo a
confronto i risultati di Stoner e di Dovizioso nel 2011, quando correvano con la stessa moto (Honda RCV), per capire cosa avrebbe fatto Casey con la Ducati GP13.
In Qatar, nel 2011, Stoner vinse, con Dovizioso quarto a 5”942 dal compagno di squadra. Quest’anno, Andrea a Losail ha chiuso settimo a 24”355 dal primo posto: togliendo i 5”942 del 2011, Stoner sarebbe arrivato quinto al traguardo a 18”413. Chiaro il “giochino”?
Procediamo con i GP disputati fino adesso sulle stesse piste.
A Jerez non si può fare il confronto, perché Stoner nel 2011 non arrivò al traguardo (venne centrato da Rossi).
GP FRANCIA, LE MANS
2011: Stoner 1°, Dovizioso 2° a 14”214.
2013: Dovizioso 4° a 10”087. Stoner, quindi, avrebbe vinto il GP, aiutato dalla pioggia favorevole alla Ducati. Ma tutti sappiamo come è andato il GP di Francia 2013: se non avesse smesso di piovere a metà gara, anche Andrea, a lungo al comando, avrebbe potuto vincere.
GP ITALIA, MUGELLO
2011: Dovizioso 2°, Stoner 3° in scia al compagno di squadra: non avrebbe fatto meglio del quinto posto di quest’anno di Andrea a 19”540.
GP CATALUNYA, MONTMELO’
2011: Stoner 1°, Dovizioso 4° a 5”255: togliendoli ai 32”692 del settimo posto di Dovi con la Ducati, Stoner sarebbe arrivato sesto a 27”437.
GP OLANDA, ASSEN
2011: Stoner 2°, Dovizioso 3° a 19”909 da Casey: togliendoli ai 33”801 del decimo posto di Dovi 2013, Stoner sarebbe arrivato quinto (davanti all’infortunato Lorenzo, che ha corso a 24 ore dall’operazione alla spalla destra) a 13”892.
GP GERMANIA, SACHSENRING
2011: Stoner 3°, Dovizioso 4° a 9”055: togliendoli ai 30”027 del settimo posto di Dovi 2013, Stoner sarebbe arrivato quinto a 20”972.
GP USA, LAGUNA SECA
2011: Stoner 1°, Dovizioso 5° a 20”885: togliendoli ai 34”129 del nono posto di Dovi 2013, Stoner sarebbe arrivato settimo a 13”244.