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Aprilia non ha ancora comunicato ufficialmente il nome del pilota che andrà ad affiancare Aleix Espargaro e prende tempo, per farlo, fino “alla presentazione ai primi di marzo”. Manca poco, dunque, per sapere se Savadori prenderà il posto di Smith come le voci confermerebbero.
Ma c’è un aspetto della questione che magari tocca poco gli interessi italiani, però per Dorna è cruciale: senza piloti britannici nella cilindrata massima, c’è il rischio che BT Sport possa chiedere una revisione dell’accordo. Recentemente l’emittente britannica (che trasmette anche in Irlanda) ha ottenuto il rinnovo del contratto fino al 2024, ma in Gran Bretagna l’argomento è molto dibattuto: senza piloti del Regno Unito in pista, che MotoGP sarebbe? Da quelle parti la tradizione e la storia sono pesanti e lo show senza gli attori di Sua Maestà vale molto meno.
Sono stati numerosi i tentativi fatti per accoppiare un pilota britannico all’Aprilia in MotoGP. Si è fatto il nome a suo tempo di Chaz Davies, quando il gallese fu messo da parte dalla Ducati (sostituito da Rinaldi) e prima che firmasse con Goeleven per restare su una Panigale in SBK. Si era parlato a suo tempo anche di Jake Dixon, mentre il nome di Sam Lowes fu accantonato dopo le dichiarazioni pesanti che Sam mosse poco elegantemente a Noale.
Così, è lecito pensare che sulla scelta di Aprilia ci siano diverse pressioni. E forse è anche questa la ragione di un ritardo così importante nella ufficializzazione del secondo pilota.