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Tra i campioni del passato più recente, Casey Stoner è forse uno dei più invocati. Talento cristallino, l'australiano rimarrà per molti uno dei migliori piloti della MotoGP di sempre. Il merito di questa stima, però, non è solo dei risultati ottenuti quanto indubbiamente della spettacolarità con cui Stoner era solito entrare in curva.
"Se guardiamo un po' al passato con Casey Stoner, anche Dani Pedrosa, scivolavano sempre con la ruota posteriore e entravano [in curva] con quella scivolata. Adesso non più. Perché?".
Le parole sono di Marc Marquez che dopo il Gran Premio di Silverstone è stato stuzzicato sul tema della guida ed ha spiegato con molta semplicità perché la tecnica di entrare totalmente di traverso sia scomparsa. In effetti ci siamo tutti resi conto di come questo elemento così spettacolare e che proprio negli anni di Stoner - e forse anche per merito proprio di Stoner ma non solo ovviamente - era divenuto una prassi, uno stile di guida che aveva le sue ragioni pratica evidentemente e non era solo per dare spettacolo. La MotoGP negli anni Dieci si guidava così!
Oggi non più "perché uccidi l'aerodinamica e poi diventa più difficile" ha spiegato Marquez.
Entrare in curva a bandiera non è più funzionale ad uscire più veloce, anzi ti complica la vita perché ti trovi a litigare con i carichi aerodinamici. Una moto MotoGP deve essere utilizzata in un modo specifico per poter uscire dalla curva con la massima deportanza.
"Soprattutto nel punto di frenata e in entrata di curva, devi fare quello che vuole la moto e non quello che vuoi tu", ha proseguito sempre Marquez a Silverstone.
Quindi il nemico dello spettacolo è l'aerodinamica? Si tratta di un argomento che è già venuto fuori più volte e tirato in ballo soprattutto da ex-campioni come Agostini o come, guarda caso, proprio lo stesso Stoner che un anno fa disse:
"Continuiamo a pensare che non si possa fermare questa progressione, ma è possibile, soprattutto in un campionato prototipo. Non ne abbiamo bisogno per le strade, quindi possiamo regolamentare ciò che facciamo. Abbiamo bisogno di un insieme di regole che sostanzialmente valgono 10 anni".
"I produttori arrivano, sanno cosa possono accantonare per un budget, realistico. Riportare Suzuki, Kawasaki, altri produttori. Sanno che le normative sono le stesse per 10 anni, non saranno costantemente dietro la palla otto, dicendo 'ora non abbiamo un budget per questo'.
"Ci sono molte cose che stanno succedendo e che tutti pensano stiano andando avanti. Ma devono rallentare. Ho la sensazione che stiamo costantemente cercando di emulare la Formula 1, solo che abbiamo molta più elettronica".
Fonte: Crash.net