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Ciao a tutti! E’ una domenica sera che ricorderemo a lungo, quella di ieri con la prima vittoria dell’Aprilia in MotoGP. E’ vero, era nell’aria dopo la pole e le prime uscite dell’anno, però … Però Aleix Espargaro non aveva ancora vinto un GP, e Martin non mollava la presa, e il pilota Aprilia si buttava in certe furibonde staccate a rischio, e fino all’ultima curva pareva di condividere l’altissima tensione del muretto e del box. Certe volte basta la minima sbavatura per compromettere tutto…
L’entusiasmo era palpabile anche dopo diverse ore, (guardatevi la diretta di Zam con Lorenzo Savadori), a fine giornata. Perché c’è un enorme affetto per l’Aprilia in Italia e anche fuori - lo sappiamo da sempre - e però si stentava a credere fino in fondo alle sue chances in MotoGP. Era da tempo un pensiero molesto, facilmente misurabile in tanti commenti dei nostri lettori: ma nel marchio Aprilia, i vertici del gruppo ci credono veramente?
Non c’erano dubbi sul grande valore del reparto corse, né su Romano Albesiano, che è un ottimo tecnico ed è anche una persona che convince e che piace, molto diretta. Ma si era partiti con il piede sbagliato, la moto era inferiore alle altre, e soprattutto si capiva bene che non poteva funzionare questa particolarità della figura unica per due ruoli, quello tecnico e quello manageriale. Servivano maggiori investimenti, pareva di capire, o più coraggio. O le due cose insieme.
Lo sottolinea anche Aleix: la svolta di tre anni fa, con l’acquisizione di Massimo Rivola, ha dato metodo e ordine all’operazione, ha portato nuovi talenti a Noale e ha messo Albesiano nella condizione di accelerare lo sviluppo. Gli investimenti sono cambiati tanto? Certamente sì, ma è cambiato soprattutto l’approccio con la MotoGP: ora si fa sul serio e si raccolgono i frutti. Quella telefonata di Colaninno a Espargaro, subito dopo l’arrivo e fuori da ogni cerimoniale, ha il suo valore, senza contare che precedere proprio la Ducati è una soddisfazione che dalle parti di Noale ha un sapore molto particolare…
Un dato interessante: i titoli piloti e costruttori della gestione Colaninno superano quelli conquistati dalla gestione Ivano Beggio. Ventotto a ventisei. Gli appassionati ora sanno che Aprilia c’è davvero anche in MotoGP. E possono apprezzare il fatto che l’impegno nella top class non è un’avventura fine a se stessa ma è in sintonia con la strategia commerciale, produttiva e finanziaria, con l’espansione sui vari mercati, con l’innovazione del prodotto con la gamma 660 e tanto ancora.
Sabato 7 maggio, dunque tra un mese, è in programma l’evento Aprilia AllStars 2022 a Misano. L’anno scorso, causa pandemia, la seconda edizione andò in scena senza la partecipazione del pubblico mentre quest’anno sarà una giornata di festa per tutti, con ingresso gratuito. Le moto e i campioni, la passione e l’amore, come dicono nei comunicati stampa. Ebbene, questa volta, dopo il successo di ieri, ancora più amore e passione.