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Ciao a tutti! Non ci sarebbe molto da aggiungere sulla questione della Sprint Race del sabato: se n'è parlato anche troppo e mancano ancora i dettagli del programma del Gran Premio, che sono importanti per una valutazione corretta. Perché lo spettacolo ne guadagna, sì, ma soltanto con il programma davanti agli occhi si potrà valutare il maggiore impegno dei team e dei piloti: resteranno le qualifiche come oggi? Saranno le FP3 a diventare un’altra cosa e a disegnare la griglia? Metà punti va bene, ma varrà questa mezza gara per le statistiche? Vedremo.
Piace, non piace, secondo me è presto per una parola definitiva. Ma per quello che già si è visto ho un paio di cose da dire. Primo, dalla conferenza stampa di venerdì, con l’annuncio ufficiale di Dorna, FIM e IRTA, ho avuto una sgradevole sensazione. Trovo che Ezpeleta sia stato arrogante: ha buttato lì che i piloti contrari alla novità siano mossi dal semplice interesse personale (“dipende dalla moto che hanno” ha detto più o meno), e quando si è toccato il tema del sindacato piloti (tornato in voga in quelle ore di contestazione), a muso duro ha sottolineato che i piloti, se vogliono fare qualcosa, devono prima parlarne con lui.
Poiché stimo Carmelo -che nella mia opinione è molto intelligente e sa guardare avanti- leggo queste uscite come un sintomo di una difficoltà. Capisco che per la Dorna non sia facile trovare dei validi correttivi alla crisi di pubblico e di ascolti tivù, ma il nervosismo del CEO mi suggerisce che ci sia dell’altro: Ezpeleta cosa teme esattamente? Sarei curioso di saperlo.
La cosa più sensata del fine settimana l’ha detta lo Zam. Giovanni, nella diretta con Pecino, ha suggerito che la Sprint Race del sabato possa passare in chiaro sulle varie televisioni: se promozione vuole essere, se la gara corta è così spettacolare e avvincente, allora lo sia davvero. Credo anch’io che alle varie televisioni si possa chiedere questo sacrificio: siamo tutti sulla stessa barca.
Certo, la Sprint Race può aiutare, ma non basta. Si può ridurre il costo dei biglietti come chiedono molti appassionati; anche se la F1 dice che si potrebbe farne anche a meno. Forse bisognerà anche pensare a reintrodurre gli scarti, perché con tutte queste corse da fare un piccolo infortunio potrebbe tagliare fuori un pilota.
E certamente occorrerà fare una migliore promozione del GP. La Formula 1 su quel piano ha insegnato davvero parecchio. Ma è anche qui il punto: se i piloti, anche con l’aiuto di politiche di marketing adeguate, devono diventare dei personaggi attrattivi, ebbene Dorna dovrà chiedere la loro collaborazione. Maltrattarli nelle conferenze stampa non sembra esattamente la strada migliore.