Nico Cereghini. La partenza a spinta, fascino e dannazione [VIDEO]

Una procedura che durò fino al 1986: poi passammo allo start con i motori accesi. Quali erano le operazioni da fare con la moto, quali piloti erano rapidi e quali no, perché si tardò a cambiare. Partivi male e la gara era già finita, ma la spinta aveva un gran fascino per gli spettatori
31 gennaio 2025

Quando i piloti americani arrivarono qui in Europa, negli anni Settanta e Ottanta, restarono allibiti. La spinta: roba vecchia, arcaica, Mamola ci definì dei “ceceni”. Spingere una 500 non era facile, occorreva il fisico, c’erano dei veri specialisti come Ferrari e Gallina e altri erano penalizzati, centrare la pole position non ti dava alcun vantaggio.

Eppure molti appassionati la rimpiangono, la partenza a spinta. Perché era un rito quasi magico. “Partiti!”: due o tre secondi di silenzio assoluto -soltanto lo scalpiccìo delle suole degli stivali sull’asfalto - poi il primo motore cominciava a borbottare, lo seguiva un secondo e poi tutti gli altri, le lunghe sfrizionate e il gruppo compatto che spariva nella nuvola di fumo...

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