Nico Cereghini: ”Max Biaggi farà bene”

Nico Cereghini: ”Max Biaggi farà bene”
E lo ammiro: a me piacciono i rientri, da Hailwood fino a Bayliss. Le motivazioni non mi interessano, mi interessa rivedere un grande con il suo stile e la sua passione. Podio? E’ difficile ma non impossibile
16 giugno 2015

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Ciao a tutti! Dunque Max Biaggi torna per una volta in SBK a quasi mille giorni di distanza dalla sua ultima gara, e lo farà domenica prossima a Misano per l’ottava prova del mondiale. Per lui è pronta la terza RF Aprilia, e il primo confronto sarà col suo amico Leon Haslam. Max ha dichiarato che ha voglia di divertirsi, che gli basterebbe far meglio di Troy Bayliss (nono in Thailandia con la Ducati), che ha apprezzato gli incoraggiamenti di Lorenzo, Marquez e Valentino che forse andrà a vederlo a bordo pista. E gli appassionati si dividono tra chi è felice della sua decisione e chi invece è sfavorevole.


Premetto che per me il motociclismo è anche romantico e i rientri mi piacciono. Ho sempre in mente ciò che combinò Mike Hailwood al TT nel ’78 con la Ducati 900, quando a trentotto anni e giù di forma, pochi capelli e una gamba mezza bloccata, trionfò nella F1 battendo Read sulla Honda ufficiale. Il mito non saliva su una moto da dieci anni. E se il rientro non è trionfale non importa, a me è piaciuto anche Troy, perché se un grande pilota ha voglia di tornare in sella mi interessano poco le sue motivazioni, mi basta rivederlo in pista con il suo stile e il suo entusiasmo. C’è chi tra i lettori ha definito “patetico” il tentativo di Bayliss e pensa la stessa cosa riguardo a Biaggi. Ecco, questa prospettiva proprio non la condivido, perché semmai, per come la vedo io, patetico è chi vive di preconcetti e non si mette mai in discussione.


Non so proprio cosa combinerà Max Biaggi. Per quello che lo conosco è un tipo pragmatico e quindi è convinto di far bene: ha girato a Misano, ha testato la moto e il nuovo asfalto, con ogni probabilità ha girato sui tempi di Haslam e qualcuno dice anche meglio. Il podio? Non credo che riuscirà a stare con Rea, Giugliano, Sykes e Davies: moto e gomme sono cambiate parecchio in tre anni, e poi Max ha perso l’abitudine a correre al limite e ritrovarla non è facile. Il quinto posto è sulla carta il suo piazzamento, ma spero priorio di sbagliarmi. Con Biaggi ho avuto più di uno scontro in passato e molti di voi ricordano qualche momentaccio di tensione anche in tivù. Qualche volta ha sbagliato lui perché è troppo permaloso e detesta le critiche, qualche volta ho esagerato io che sono troppo cattivo e provocatorio. Ma è roba vecchia e anche “limpida”, se mi passate la definizione: nel senso che la ruggine è nata ben prima che comparisse Valentino Rossi all’orizzonte e dunque le partigianerie non c’entrano. Oggi abbiamo recuperato un rapporto civile, lo sento al telefono, lui mi sfotte quando presenta le mie prove su Italia 1, io incasso di buon grado. Non siamo diventati amici, no, ma ci rispettiamo. E’ stato un grande pilota, ha tuttora una guida magnifica, e domenica come tutti gli appassionati veri farò il tifo per lui.

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Da Automoto.it