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Clark veniva dal Paese che oggi è lo Zimbawe, amava la bici e la meccanica. Quando Hocking, compagno di scuola e poi collega nelle ferrovie rodesiane, decise di venire a correre in Europa, Nobby esitò due anni e poi lo seguì alla MV Agusta. L’amico vinse il titolo della 500 e poi decise di passare alle auto perdendo la vita in un test. Nobby passò alla Honda.
Magro come un chiodo, era capace di lavorare anche 48 ore di seguito se occorreva, non si fermava per pranzo, piaceva molto ai giapponesi, imparò la lingua e insegnò loro l’inglese. Passò alla Yamaha con Bill Ivy, fu anche al fianco di Jarno Saarinen. Il suo nome è diventato sinonimo di “meccanico eccezionale”. Ci ha lasciato nel 2017, ecco la sua storia.