Nico Cereghini: “Quartararò, l’anti Márquez sa cosa rischia”

Nico Cereghini: “Quartararò, l’anti Márquez sa cosa rischia”
Il francese è un pezzo pregiato sul mercato. Qualcuno lo dà molto vicino a Ducati, ma Yamaha resta la scelta più sicura, almeno sul piano tecnico. Decideranno i milioni di euro scritti sul contratto? Non solo quelli: il pilota è giovanissimo, ha talento da vendere, deve soprattutto evitare i passi falsi
3 dicembre 2019

Ciao a tutti! Un amico francese sostiene che Fabio Quartararò, per molti addetti ai lavori del suo Paese, sia molto vicino a Ducati per il 2021. Tutto è lecito, in questa fase del mercato: di sicuro il manager Eric Mahe sta lavorando molto bene, ha respinto a ottobre una prima proposta Yamaha, sta valutando le altre sul tavolo. Che la Ducati sia alla caccia di un talento per il biennio che seguirà il 2020 è assodato, e anche naturale: Márquez ha detto sì alla Honda, con Viñales e Quartararò sono aperte le trattative. Chi altri potrebbe far gola a Borgo Panigale?

Di sicuro cambieranno tante cose, a fine 2020, e lo scenario sarà molto diverso da oggi. Ci sono piloti come Rossi, Dovizioso e Crutchlow che potrebbero ragionevolmente appendere il casco al chiodo e non hanno nemmeno nascosto del tutto l’intenzione. Si vede anche dall’esterno: l’inglese di Cecchinello sembra si senta ormai stanco e provato dagli incidenti, il Dovi in Ducati non trova più tanto feeling e soprattutto sembra pronto per fare altro; Valentino ci pensa sempre, un po’ per l’età e lo sforzo sempre più alto che la preparazione richiede, un po’ anche per i risultati insoddisfacenti di quest’anno. Dei tre, a mio parere, quello che non vedo a riposo è proprio Andrea: non con Ducati, ma se KTM avanzasse una proposta prestigiosa, interessante sul piano tecnico e su quello finanziario… magari il forlivese ci ripenserebbe.

Per Vale Rossi, scusate il giochino, ogni discorso vale: una moto per lui in Yamaha ci sarà sempre, magari anche distaccata in un team diverso da quello ufficiale. E’ soltanto lui che deve decidere, lo farà probabilmente dopo le prime gare della prossima stagione, e la Yamaha sembra disponibile ad aspettare. C’è una certa dose di rischio, in questa attesa, e a molti non sfugge, ma Lin Jarvis è un manager esperto e si muoverà bene. 

 

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Tornando a Quartararò, le valutazioni che pilota e manager dovranno fare in questo periodo sono molto difficili. Restare in Yamaha nel biennio 2021-22 sarebbe la scelta più logica, ma per proseguire serenamente, senza pensieri, dovrebbe arrivare dal Giappone una proposta convincente e a breve. Tuttavia passare dalla Yamaha alla Ducati sarebbe rischioso: anche senza considerare l’avventura molto complessa di Lorenzo - che magari (vista anche la successiva pagina Honda) è un ragazzo particolare che fa storia a sé - c’è la pagina di Johann Zarco, altro pilota francese e dalla guida molto simile a quella di Fabio, che era fortissimo sulla M1 e però è clamorosamente naufragato sulla V4 KTM. Senza considerare che anche Pecco Bagnaia, rookie della MotoGP 2019 come Quartararò, anzi sulla carta più attrezzato di lui, perché campione del mondo Moto2, ha trovato molte difficoltà in sella alla rossa. Quartararò avrà ventuno anni in aprile, sulla Yamaha è un fenomeno, sulla Ducati chissà.

Vedete anche voi che i tempi stringono. Vero, tutta questa urgenza da fuori pare assurda, ma come diceva anche Claudio Domenicali ormai è così: purtroppo quando inizia una stagione bisogna avere messo in cassaforte anche la stagione successiva. Per Jorge Lorenzo a suo tempo hanno aspettato Le Mans, in futuro sarà anche peggio: puoi anche attendere, nessuno ti obbliga, ma rischi di perdere le opportunità. E questo vale ancora di più per i pochi pezzi pregiati del mercato: ci saranno tanti nuovi piloti, nella MotoGP del 2021, ma quelli sicuramente forti non sono poi molti.

Nico Quartararo

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