Le pagelle del GP di Brno

Le pagelle del GP di Brno
Tutti bravi, tutti promossi tranne gli italiani. Ad eccezione di Melandi nessun piota italiano raggiunge la sufficienza. Rossi, Simoncelli e Dovizioso portano a casa un bel 5, Capirossi 4 | G. Zamagni, Brno
16 agosto 2010

Punti chiave


JORGE LORENZO VOTO 10

Perfetto, imbattibile, velocissimo, determinato, mai sazio: siamo vicini alla perfezione assoluta. Peccato solo per quei festeggiamenti a fine gara…


DANI PEDROSA 9
Fa il massimo con una Honda velocissima ma anche molto difficile da guidare. Per metà gara rimane attaccato in tutti i modi a Lorenzo, ma poi anche lui si deve arrendere alla superiorità dell’accoppiata Lorenzo-Yamaha.


CASEY STONER 7,5
Continua a non entusiasmare, a non fare più la differenza come gli riusciva in passato. Si fa fatica a capire quale sia il limite della moto e quale quello del pilota.


BEN SPIES 8
In prova ha fatto faville (secondo), ma non ha ancora il passo gara dei fortissimi. E’ comunque in crescita e da qui in avanti conosce quasi tutte le piste dove si correrà.


VALENTINO ROSSI 5
Una gara deludente, una delle più anonime della sua carriera. Difficile capire perché: Valentino ha accusato senza mezzi termini (ascolta l’intervista audio) la Yamaha, dicendo che un calo di prestazione di un secondo al giro rispetto alle prove non è giustificabile in nessuna maniera.


NICKY HAYDEN 7

Ha corso con grinta e bravura con la mano sinistra fratturata in qualifica. A lungo è rimasto attaccato a Rossi, poi, però, nel finale ha dovuto rallentare, ma è stato comunque bravo.


COLIN EDWARDS 6
Un piccolo passo in avanti rispetto alle precedenti, opache prestazioni, ma siamo comunque lontanissimi dai migliori:33”396 secondi in 22 giri sono davvero troppi.


MARCO MELANDRI 6
Sufficienza stiracchiata per un pilota che, come purtroppo gli è già successo molte volte nella sua carriera, sembra avere già la testa altrove (BMW SBK).


HECTOR BARBERA 6
Considerando che è un debuttante, non sta facendo male e specie in prova si fa di tanto in tanto vedere.


RANDY DE PUNIET 9
Ha corso 28 giorni dopo la frattura di tibia e perone della gamba sinistra e per oltre metà gara è stato davanti a piloti in perfetta forma fisica. Poi è inevitabilmente calato, ma vederlo guidare è davvero commovente.


MARCO SIMONCELLI 5
Ha avuto problemi elettronici, perché i sensori leggevano un consumo anomalo e quindi, di conseguenza, veniva tagliata potenza. Ma, in ogni caso, in tutto il fine settimana non ha convinto, cadendo anche due volte in prova.


ALVARO BAUTISTA 6
Ha saltato le qualifiche per le conseguenze di una caduta nelle libere, ma nonostante le contusioni lombo-sacrali è partito dall’ultimo posto dello schieramento, girando con buoni tempi. Peccato per la caduta all’ultimo giro, ma ha mostrato carattere.


ANDREA DOVIZIOSO 5
Se l’è vista brutta quando è caduto al quarto giro mentre era in quarta posizione incollato a Spies. Un errore banale che avrebbe potuto avere conseguenze devastanti, perché lui e la moto sono rimasti in mezzo alla pista e quattro piloti lo hanno sfilato di un nulla. Peccato, il podio era ampiamente alla sua portata.


LORIS CAPIROSSI 4
E’ caduto al secondo giro quando era 15esimo: una stagione davvero disastrosa.

 

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Da Automoto.it