Pedrosa determinato, Marquez sereno, Lorenzo indiavolato

Pedrosa determinato, Marquez sereno, Lorenzo indiavolato
Dani: "Subito a mio agio. ma che male!". Marc: "io sono così, non posso cambiare". Jorge: "tanti problemi a centro curva: al momento il podio è un'utopia" | G. Zamagni, Sepang
11 ottobre 2013

Punti chiave

 SEPANG – Gli umori sono piuttosto differenti, in sintonia con i tempi sul giro: Dani Pedrosa è determinato, Marc Marquez sereno, Jorge Lorenzo indiavolato. Per Dani, un solo problema: il dolore alla gamba destra e nella zona sinistra del bacino, conseguenza della caduta di Aragon.

“Purtroppo, è superiore a quanto mi aspettassi. Non riesco a stare seduto correttamente in sella, domani dovrò trovare una soluzione, mettere un “cuscino” nella tuta e per la gara prendere sicuramente degli antidolorifici”, commenta Pedrosa, con un sorriso inusuale. Così come è piuttosto strano vederlo davanti a tutti – e con grande margine, 0”533 – già al venerdì. Naturale pensare che una tale prestazione sia dovuta alla rabbia nei confronti del compagno di squadra, alla voglia di dimostrare di essere il più forte, di prendersi una rivincita. Dani, però, nega. Con un altro sorriso. “Arrabbiato? Tutt’altro, ero completamente tranquillo e rilassato. La realtà è che, dolore a parte, ho subito avuto sensazioni positive e su questo tracciato abbiamo un sacco di dati: quando entri in pista puoi subito concentrarti sulla guida, senza preoccuparti troppo della messa a punto”.

 

MARQUEZ: “SONO MARC, NON POSSO CAMBIARE”.

Anche Marquez sorride, ma per lui non è certo una novità, piuttosto la normalità. “E’ bello tornare su questa pista, dove, di fatto, ho provato per la prima volta la MotoGP: da allora ho fatto tanti GP e km in sella a questa moto. Adesso mi sento decisamente più a mio agio sulla RC213V, sono più costante nelle linee e nelle frenate, tutto mi viene un po’ più naturale e facilmente, anche se, in realtà, il tempo sul giro, per il momento, è più alto. Devo migliorare in frenata e in mezzo alla curva, ma l’inizio è positivo”.

Poi due battute che specificano bene l’indole del “bambino prodigio”. La prima: “Sicuramente mezzo secondo di distacco è tanto, ma non sono preoccupato: piuttosto, significa che il tempo che ha fatto Pedrosa lo si può fare con la Honda”. La seconda: “Sono Marc, non posso cambiare il mio modo di correre. Per il momento, la mia mentalità è sempre la stessa in prova, vedremo in gara, ma se c’è la possibilità di vincere, è certo che ci proverò”.


LORENZO: “ARRABBIATO, NON NERVOSO”

Tanto al mattino quanto al pomeriggio, Lorenzo è parso particolarmente nervoso, ma lui assicura che non è così. “E’ vero però che sono arrabbiato: purtroppo, non siamo riusciti a trovare la soluzione per avere confidenza con la gomma posteriore a centro curva. Non so se sia per una questione elettronica, o di setting, o di motore troppo aggressivo, fatto sta che così è addirittura difficile pensare di poter salire sul podio. A volte capita, bisogna capire cosa è successo e riprovarci domani. Le Honda vanno forte, ma su questo noi non possiamo farci niente; dobbiamo, invece, migliorare la nostra moto, ripetere i tempi di questo inverno: se ci riusciremo, possiamo stare vicini alla Honda”.
Ma le polemiche di ieri hanno lasciato qualche strascico? “Io non penso, non sono nervoso, anche se parliamo di una parte del corpo talmente complicata che tutto può essere…”.

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