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ARAGON – Si inizia al mattino, ed è l’unico turno che si disputa con l’asciutto. Su un tracciato nuovo per tutti, i piloti stanno più a lungo in pista, tanto che la maggior parte dei protagonisti fa una sola sosta ai box. Si comincia a girare in 1’56”, si finisce in 1’50”506, miglior crono della giornata, dato che nei 45 minuti del pomeriggio si gira con il bagnato. E’ di Dani Pedrosa il primo tempo, a conferma dell’eccellente stato di forma dello spagnolo della Honda, fresco di rinnovo di contratto con la HRC per altri due anni. Nel primo turno, il passo di Pedrosa è impressionante, con tre giri in 1’50” alto e quattro in 1’51”, mentre i suoi rivali sono scesi al massimo una sola volta sotto l’1’51”. Un turno eccellente quello di Pedrosa, che però non è riuscito a ripetersi sul bagnato, chiudendo solamente al 13esimo posto. Dani non è mai stato un amante dell’acqua e probabilmente, sapendo che domenica non dovrebbe piovere (così dice il meteo) non ha voluto prendere rischi inutili.
Nel complesso, il più costante è stato Jorge Lorenzo, terzo al mattino con l’asciutto (a 0”422 da Pedrosa) e secondo al pomeriggio con la pioggia, staccato di 568 millesimi da uno strepitoso Casey Stoner. L’australiano, quarto nel primo turno, sull’acqua ha disputato un buon turno, conquistando il miglior tempo nell’ultimo passaggio, ma molto positiva è stata anche la giornata di Nicky Hayden, secondo al mattino e terzo al pomeriggio. Come era già successo a Misano, i due piloti della Ducati usano configurazioni differenti: Stoner ha la forcella 2009 e le appendici aerodinamiche sulla carenatura, Hayden la forcella 2010 e la carenatura tradizionale.
In entrambi i turni, Valentino Rossi ha faticato, riuscendo soltanto nel finale a recuperare un po’ di posizioni: con l’asciutto Rossi ha conquistato il sesto posto a 1”263, con il bagnato la quarta posizione, ma sempre staccato di oltre un secondo (1”168): come dire che per il nove volte iridato c’è ancora da lavorare.
Marco Simoncelli è stato piuttosto rapido nel primo turno, anche se il suo quinto posto è arrivato grazie a un solo giro veloce, mentre nel secondo ha faticato maggiormente, chiudendo decimo. L’esatto contrario del suo compagno di squadra: Marco Melandri ha faticato al mattino (11esimo), ma nel pomeriggio, in condizioni critiche, è risalito fino alla quinta posizione. Marco è un pilota sensibile e la pista bagnata potrebbe essere per lui un vantaggio. Attardato Andrea Dovizioso (rispettivamente ottavo e sesto nei due turni), così come Ben Spies (decimo e ottavo).