Pedrosa vince il GP del Giappone

Pedrosa vince il GP del Giappone
Perentoria vittoria di Dani Pedrosa, davanti a Jorge Lorenzo e Alvaro Bautista per un podio storico: per la prima volta ci sono tre spagnoli ai primi tre posti nella classe regina | G. Zamagni, Motegi
14 ottobre 2012

Punti chiave

MOTEGI – Perentoria vittoria di Dani Pedrosa, davanti a Jorge Lorenzo e Alvaro Bautista per un podio storico: per la prima volta ci sono tre spagnoli ai primi tre posti nella classe regina. Quarto un opaco Andrea Dovizioso, settimo, staccato, Valentino Rossi.
Quarto successo nelle ultime cinque gare per Pedrosa, che senza i problemi di Misano avrebbe fatto (quasi sicuramente) pokerissimo e sarebbe ora a pochissimi punti da Lorenzo e non ai 28 attuali. Tanti, forse troppi da recuperare anche per il miglior Dani della storia, perché Jorge, quando va male, arriva secondo al traguardo, ma il trionfo di Motegi ha una importanza psicologica rilevante: Lorenzo esce battuto nonostante la pole e un ritmo in prova inavvicinabile per chiunque. In altre parole: se non riesci a vincere quando hai fatto tutto alla perfezione, come puoi pensare di riuscire a battere il tuo rivale? Questo tarlo potrebbe minare un po’ la sicurezza del pilota della Yamaha, anche se il margine è così ampio che Jorge può permettersi il lusso di non salire più sul gradino più alto del podio fino alla fine del campionato: con tre terzi posti, Lorenzo è matematicamente campione del mondo anche se Pedrosa vince le ultime tre.


PEDROSA: FANTASTICO

E’ comunque incredibile quello che Pedrosa sta facendo: in prova, dopo libere da primatista, ha avuto un sacco di problemi di “chattering” in qualifica, senza poter lavorare sul ritmo gara. Il rivale, al contrario, aveva disputato due giorni perfetti e sembrava in grado addirittura di fare il vuoto alle sue spalle. Ed è esattamente quello che ha provato fare Lorenzo nei primi giri, quando, partito al comando, ha spinto al 100% per fare il vuoto alle sue spalle. Una tattica che sembrava giusta, ma che si è scontrata con la velocità di Pedrosa, mai più staccato di mezzo secondo dal rivale. Al 12esimo passaggio, il sorpasso decisivo: Lorenzo esce leggermente largo da una curva, mette appena la ruota posteriore sull’erba, perde un pochino di accelerazione, ma è sufficiente per essere infilato senza pietà dalla Honda, con nessuna possibilità di replica fino al tragurdo.


PODIO STORICO

A completare un domino spagnolo ormai imbarazzante, ecco il terzo posto di Alvaro Bautista, che dopo aver rinnovato il contratto ieri con il team Gresini per il 2013, ha disputato una gara eccellente, appassionando gli spettatori negli ultimi tre giri, dove si è ritrovato gomito a gomito (è il caso di dirlo) con Cal Crutchlow. Una bellissima sfida che, purtroppo, è finita prima della bandiera a scacchi, con Crutchlow fermato da un problema tecnico: peccato davvero, perché Cal aveva disputato una buona gara.


DOVIZIOSO SOTTOTONO, STONER “EROICO”

Così al quarto posto ha chiuso Andrea Dovizioso, autore di una gara piuttosto anonima, condizionata probabilmente dai gravi problemi ai freni lamentati in prova dal pilota italiano. L’inizio di Andrea è stato piuttosto impacciato, sicuramente sottotono e solamente da metà gara in poi ha cominciato a prendere un buon ritmo, che lo ha portato a superare prima Stefan Bradl, quindi Casey Stoner, che dopo essere stato a lungo quarto, è via via retrocesso con il passare dei giri. Un calo inevitabile per un pilota che ha voluto affrettare i tempi di recupero dopo l’operazione alla caviglia destra: più di così non poteva fare.


DISASTRO DUCATI

Settimo, staccato di 26”072 da Pedrosa, Valentino Rossi, che non ha nulla da rimproverarsi: è questo il dato più allarmante. Come lo è il fatto che Nicky Hayden abbia battuto solo in volata il collaudatore della Yamaha Katsuyuki Nakasuga: va bene, Hayden ha problemi alla mano destra e Nakasuga conosce, probabilmente, Motegi come le sue tasche, ma rimane pur sempre un collaudatore e Nicky un campione del mondo. Un dato che la dice lunga sulla competitività della Yamaha e sulle difficoltà della Ducati.
Fuori gara, ancora una volta, Ben Spies, finito nella sabbia alla prima curva del secondo giro mentre si trovava in terza posizione.


I PRIMI COMMENTI

Pedrosa: “E’ stato un fine settimana disputato ad altissimo livello fin dal primo turno. Sono partito bene e alla prima curva ero davanti, ma Lorenzo ha mollato i freni e mi ha ripassato. Ho deciso di non forzare, di stare con lui anche per capire meglio il comportamento della moto, dopo tutti i problemi avuti in qualifica. Poi, a metà gara, sono passato e ho preso un buon margine: vediamo se sarà possibile proseguire così fino alla fine della stagione”.

Lorenzo:
“Sono partito bene, ho provato a scappare, ma non ci sono riuscito: sulla lavagna ho visto al

Non sto facendo il ragioniere: semplicemente Pedrosa e la Honda vanno più forte

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massimo 0”4 di vantaggio. La verità è che c’è troppa differenza in rettilineo e non ho potuto fare nulla. Ci riproverò in Malesia, ma se non riuscissi a vincere, anche secondo andrebbe benissimo per il campionato. Non sto facendo il ragioniere: semplicemente Pedrosa e la Honda vanno più forte”.

Bautista:
“E’ stato un fine settimana perfetto: ho rinnovato il contratto per l’anno prossimo, ho disputato buone prove e ho ottenuto il mio secondo podio stagionale. Questa mattina, nel warm up, avevo avuto problemi ai freni e questo un po’ mi ha impensierito: non sono partito benissimo, ma quando ho recuperato e sono arrivato dietro a Crutchlow non ho forzato per non sollecitare troppo i freni. Poi, negli ultimi giri, ho dato il tutto per tutto e sono riuscito ad arrivare terzo”.


CLASSIFICA

Pos. Punti Num. Pilota Nazione Team Moto Km/h Data e ora/Distanza
1 25 26 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team Honda 162,6 42'31.569
2 20 99 Jorge LORENZO SPA Yamaha Factory Racing Yamaha 162,3 +4.275
3 16 19 Alvaro BAUTISTA SPA San Carlo Honda Gresini Honda 162,1 +6.752
4 13 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 161,5 +16.397
5 11 1 Casey STONER AUS Repsol Honda Team Honda 161,3 +20.566
6 10 6 Stefan BRADL GER LCR Honda MotoGP Honda 161,0 +24.567
7 9 46 Valentino ROSSI ITA Ducati Team Ducati 160,9 +26.072
8 8 69 Nicky HAYDEN USA Ducati Team Ducati 160,3 +36.724
9 7 21 Katsuyuki NAKASUGA JPN Yamaha YSP Racing Team Yamaha 160,3 +36.794
10 6 8 Hector BARBERA SPA Pramac Racing Team Ducati 158,2 +1'10.729
11 5 17 Karel ABRAHAM CZE Cardion AB Motoracing Ducati 157,9 +1'15.658
12 4 41 Aleix ESPARGARO SPA Power Electronics Aspar ART 157,5 +1'22.769
13 3 5 Colin EDWARDS USA NGM Mobile Forward Racing Suter 157,3 +1'24.968
14 2 77 James ELLISON GBR Paul Bird Motorsport ART 157,1 +1'29.388
15 1 51 Michele PIRRO ITA San Carlo Honda Gresini FTR 156,8 +1'34.612
16   84 Roberto ROLFO ITA Speed Master ART 155,8 +1'50.853
Non classificato
    35 Cal CRUTCHLOW GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 162,1 1 Giro
    9 Danilo PETRUCCI ITA Came IodaRacing Project Ioda-Suter 156,3 1 Giro
    22 Ivan SILVA SPA Avintia Blusens BQR 155,2 10 Giri
    14 Randy DE PUNIET FRA Power Electronics Aspar ART 153,3 10 Giri
    11 Ben SPIES USA Yamaha Factory Racing Yamaha 152,8 23 Giri
    68 Yonny HERNANDEZ COL Avintia Blusens BQR 146,5 23 Giri
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